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Dopo Piero Pelù, anche Elio e le Storie Tese lasciano X: «Elon Musk è un pericolo per la democrazia e la libertà»

Il cantante è preoccupato per le «pericolosissime dichiarazioni neo totalitarie e neo imperialiste» del miliardario trumpiano. Nel Regno Unito, il Guardian ha smesso di usare la piattaforma perché «tossica»

«Buongiorno, cari amici! Abbiamo deciso di chiudere il nostro profilo su X, ormai sempre più simile a una cloaca». Con questo messaggio Elio e le Storie Tese hanno annunciato l’intenzione di lasciare il social, già Twitter. «Riteniamo Elon Musk un pericolo per la democrazia e la libertà e non abbiamo intenzione di continuare a far parte di una piattaforma di cui è proprietario e che utilizza spudoratamente per la sua orribile propaganda».

«Ringraziamo tutti coloro che ci hanno seguito negli anni: ce ne andiamo e vi invitiamo a fare lo stesso. Potrete continuare a trovarci sul nostro sito e sugli altri social. Un abbraccio da Elio e le Storie Tese».

Nel 2024 la band ha comunque usato pochissimo il social di Musk, facendo soprattutto dei repost e limitandosi a scrivere sette tweet.

Ieri a lasciare Twitter era stato Piero Pelù, con questo messaggio diffuso su Instagram: «Visto le pericolosissime dichiarazioni neo totalitarie e neo imperialiste esternate da E. Musk ho deciso di chiudere il mio profilo sulla piattaforma “X” di sua proprietà. Molti mi dicono che sono un folle a prendere questa decisione ma credo che oggi sia fondamentale dare dei segnali chiari di dissenso civile verso chi sta restringendo sempre più le nostre libertà personali anche attraverso le propagande politiche.

«Dopo avere già ridotto a semplice vetrina la mia pagina FB ora chiudo X per un aperto dissenso verso chi la gestisce. Ai miei 450.000 amici dico vediamoci su Instagram e ai miei concerti, nei bar, nelle strade, nelle librerie dove la vita vera e tangibile ancora esiste. A presto ovunque!».

Sempre di oggi, è la notizia dell’abbandono della piattaforma da parte dell’inglese Guardian: «Crediamo che i vantaggi derivanti dalla presenza su X siano ora superati dgli aspetti negativi e che possiamo fare un uso migliore delle nostre risorse promuovendo il nostro giornalismo altrove».

E ancora: «È una cosa che abbiamo preso in considerazione da tempo, visti i contenuti spesso inquietanti promossi o trovati sulla piattaforma, tra cui razzismo e teorie del complotto di estrema destra. La campagna elettorale per le presidenziali americane non ha fatto altro che sottolineare ciò che consideriamo da tempo: X è una piattaforma tossica e il suo proprietario, Elon Musk, l’ha usata per orientare le opinioni politiche».

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