1. “The Basement Tapes Complete: The Bootleg Series Vol. 11” Bob Dylan
La vita di Dylan, nel 1967, era molto diversa da quella delle pop star: passava il tempo a scrivere e registrare con i suoi fidi compagni di strada, isolato nel nord dello stato di New York.
Ne uscirono delle ballad dal suono grezzo, riflessive e surreali, roba che si suona nei bar. Il miglior album mai scritto, tra quelli nati in modo involontario. Questo cofanetto contiene tutto quello che è successo in quella stagione di scoperte: Dylan nella sua rinascita come cantante e cantastorie, insieme a The Band. Il più grande autore del rock stava per diventare, dopo una scorribanda nell’elettrico e nella protesta, la voce di tutta l’America.
Ascoltatene una parte qui:
2. “The Beatles” The Beatles
Il più lungo ed eclettico album dei Beatles è l’ultimo ad essere stato mixato (e pubblicato) da loro in mono – in Gran Bretagna nel 1968. La ristampa in vinile è la prima volta in cui i Beatles arrivano in America nel modo in cui avrebbero voluto essere sentiti.
3. “From His Head to His Heart to His Hands” Mike Bloomfield
Al Kooper, amico dell’ultimo periodo del guitar hero, ha curato questa retrospettiva, dipingendo una vita di acuti e coraggio, che finisce nel concerto infuocato insieme a Bob Dylan nel 1980.
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4. “The 1971 Fillmore East Recordings” The Allman Brothers Band
Nell’anno del ritiro definitivo delle migliore band rock quando si tratta di improvvisazioni (l’ultimo concerto è stato il 28 ottobre 2014), esce in versione integrale delle session che, in un weekend di marzo del 1971, aveva prodotto l’album At Fillmore East.
Ascoltatelo qui:
5. “Rock and Roll Music – Any Old Way You Choose It” Chuck Berry
Ecco il libro della Genesi del rock: 16 cd del primo Chuck Berry, dal 1954 al ’79. L’introduzione è di Paul McCartney.
6. “I’m Just Like You: Sly’s Stone Flower 1969-1970” Sly Stone
Dopo Stand! (1969), prima della caduta degli anni ’70, Stone aveva previsto il futuro dell’R&B – un inquietante electro-hip-hop – in questa piccola scorribanda di funky e dinamismo.
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7. “Crosby, Stills, Nash and Young” CSNY 1974
Un resoconto irregolare del tour dei CSNY nel 1974. L’unico vero grande supergruppo americano, straordinariamente prolifico, registrati mentre creavano magie sull’orlo del caos.
8. “Failure” The Posies
Il debutto di questo duo indie-power-pop nel 1988 era un tintinnio classicista e corale, con un piglio da rock alternativo. Failure era così bello che è diventato metà dei Posies è poi entrata a far parte dei Big Star.
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9. “Singles A’s and B’s 1965-1970” The Seeds
Questa band di Los Angeles ha esteso il suo mantra minimalista, quello della hit Pushin’ Too Hard (1966), su quasi una dozzina di 45 giri.
10. “Silent Passage” Bob Carpenter
L’inedito debutto di Carpenter, del 1974, è il punto del country-folk dove si incontrano Nick Drake e Gram Parsons, con l’aiuto di qualche membro dei Little Feat. È un tesoro salvato dall’oblio.