La guerra dei rocker contro chi infastidisce ai concerti si è spostata dagli smartphone a un altro campo, ben più temibile: l’uso dei droni. Una pratica che in America si è diffusa durante gli eventi sportivi e che, lentamente e forse inesorabilmente, si sta spostando anche ai concerti. Gli artisti, specialmente quelli che appartengono alle generazioni precedenti alla Z, non gradiscono.
Dopo che Axl Rose si è espresso contro chi si era presentato con un drone agli ultimi concerti dei Guns N’ Roses (vedi sotto), Mike Patton ha provato a farsi giustizia da solo. Al Knotfest in Cile, dove si stava esibendo nel weekend coi Mr. Bungle, il cantante ha cercato di abbatterne uno che era stato pilotato molto vicino al palco.
Nei video circolati in rete (uno anche dalla prospettiva del drone) si vede Patton che lo invita ad avvicinarsi e prova a colpirlo col microfono.
La battaglia tra rocker e droni è iniziata con Axl Rose, che ha spiegato su Twitter che sono fastidiosi per chi canta o suona. «Sono una distrazione anche se, ovviamente, qualcuno pensa che sia giusto fare arrivare un drone così vicino e persino sul palco. Secondo quel che dice la polizia sta accadendo sempre più spesso, soprattutto durante gli eventi sportivi».
«È vero che ti stai divertendo, ma stai anche cercando di stare concentrato, fare il tuo lavoro e offire ai fan il miglior spettacolo possibile. Capiamo che può essere divertente fare un bootleg con le riprese dal drone, ma chi ha intenzione di giocare con un drone pirata dovrebbe prendere in considerazione i fan e la band e andare a giocare coi suoi giocattoli da qualche altra parte».
— Axl Rose (@axlrose) November 25, 2022