È morto David Crosby. Il musicista che ha contribuito a plasmare il rock, il folk-rock, il country-rock e la canzone d’autore americana a partire dagli anni ’60 se n’è andato nella notte di mercoledì. Aveva 81 anni. Al momento non è nota la causa della morte.
Fondatore dei Byrds, ha partecipato suonando la chitarra e cantando le armonie vocali ad alcune delle loro canzoni più celebri, da So You Want to Be a Rock ‘n’ Roll Star a Turn! Turn! Turn!. Estromesso dalla formazione a causa di divergenze con Roger McGuinn, aveva formato un supergruppo con Stephen Stills e Graham Nash, a cui si è unito nel 1969 Neil Young.
Con loro ha scritto pagine fondamentali della storia della musica californiana e oltre, contribuendo a plasmare il suono che avrebbe impazzato negli anni ’70, componendo pezzi come Almost Cut My Hair, Long Time Gone o Déjà Vu.
Dei suoi album solisti il più celebre è If I Could Only Remember My Name del 1971, dove appaiono tra gli altri Nash, membri di Grateful Dead e Jefferson Airplane, oltre a Joni Mitchell (con cui ha avuto una relazione).
«So che la gente tende a concentrare l’attenzione sulla precarietà del nostro rapporto», ha scritto Nash dopo aver saputo della morte di Crosby, «ma la cosa che ci è più importata, sempre, è la pura gioia della musica che abbiamo creato assieme». Uno dei primi grandi colleghi a piangerne la morte è Brian Wilson dei Beach Boys: «Un talento incredibile».
Tormentato da gravi problemi di salute e negli ultimi anni anche economici, aveva fatto un uso smodato di droga, finendo anche in galera. «Non ho idea del perché io sono vivo, mentre Jimi Hendrix e Janis Joplin non lo sono», diceva nel 2014, anni dopo essersi ripulito. «So che sono fortunato».
In uno dei suoi ultimi tweet, datato 18 gennaio, commentando il meme secondo cui chi ha tatuaggi e beve troppo non andrà in paradiso, scriveva: «Pare che il posto sia sopravvalutato… è nuvoloso».