È morto Dennis Thompson, batterista e membro fondatore degli MC5 | Rolling Stone Italia
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È morto Dennis Thompson, batterista e membro fondatore degli MC5

Il musicista aveva 75 anni. La sua scomparsa arriva solo a pochi mesi da quella di Wayne Kramer, avvenuta a febbraio. Non è nota al momento la causa della morte

(foto USA) Dennis Thompson

Dennis "Machine Gun" Thompson

Credits: Jim Dyson via Getty

È morto nella giornata di mercoledì Dennis “Machine Gun” Thompson, membro fondatore degli MC5, di cui fu batterista, e ultimo componente originale ancora in vita della band che fece la storia del (proto-)punk. La notizia è stata data dal Detroit Free Press. Il musicista aveva 75 anni.

Al momento non è nota la causa della morte. Sembra però che gli ultimi mesi non fossero stati facili per Thompson, colpito da una serie di problemi di salute tra cui un infarto ad aprile.

La sua scomparsa arriva dopo solo pochi mesi dalle morti del suo ex compagno di band, Wayne Kramer (che ci ha lasciato a febbraio), e di John Sinclair, manager storico del gruppo (ad aprile); ma anche a nemmeno un mese di distanza dall’annuncio che gli MC5 sarebbero stati tra i nuovi nomi inseriti quest’anno nella Rock and Roll Hall of Fame. Becky Tyler, vedova del cantante degli MC5, Robert Tyner (morto nel 1991), ricorda così il momento: «Dennis era al settimo cielo. Appena l’ha saputo avrebbe solo voluto correre a casa dal suo gatto, Annie. Era ottimista, credeva di potersi rimettere».

Thompson era nato nel 1948 in una famiglia di musicisti di Detroit – la madre era cantante, il padre bassista. Come ricordò in un’intervista del 1998, cominciò a suonare la batteria ad appena quattro anni, e, cinque anni dopo, affiancava già il fratello e la sorella che suonavano chitarra e pianoforte. Thompson incontrò quelli che sarebbero diventati i suoi futuri compagni di band alla scuola superiore, nei primi anni Sessanta. Fu proprio a Detroit (e nella incipiente scena garage rock) che gli MC5 ebbero la loro maturazione, sia personale che artistica.

In un’intervista del 2017, ma pubblicata solo quest’anno dopo la morte di Kramer, l’ex chitarrista degli MC5 definisce Thompson «uno dei più formidabili percussionisti di sempre», aggiungendo: «Fece sulla batteria un lavoro di fino, che non stava facendo nessun altro. Ascoltava Sun Ra ed Elvis Jones, Charlie Waits, Keith Moon e Mitch Mitchell. E riusciva a mettere insieme tutte queste cose in un modo del tutto inedito, e sapeva portarle avanti, molto più avanti di qualsiasi altro batterista. Suonava fuori dal tempo. Per me, era un genio».

Al commiato per la morte di Thompson si è unita, tra gli altri, Patti Smith, con un post su Instagram dove gli dedica alcune parole del poeta Charles Baudelaire: «Colpito come un fiore nel mezzo della danza».

 

 
 
 
 
 
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Da Rolling Stone US

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