È morto nella giornata di domenica Gary Rossington, chitarrista e membro fondatore dei Lynyrd Skynyrd. Rossington aveva 71 anni ed era l’ultimo membro originale della band.
«È con la nostra più grande tristezza ed empatia che vi diamo la notizia che nostro fratello, amico, familiare, Gary Rossington, chitarrista e cantautore, è venuto a mancare» ha scritto la band sulla propria pagina Facebook. «Gary adesso è in paradiso con tutti i suoi fratelli Skynyrd a suonarsela, come ha sempre fatto. Per piacere, pregate per Dale, Mary, Annie e tutta la famiglia Rossington, e rispettatene la privacy durante questo momento difficile».
Rossington è stata una figura silenziosa nella storia della band, preferendo la chitarra alle interviste. Dopo esser scampato alla morte nel 1976 in un incidente automobilistico che ispirò il brano That Smell, nel 1977 riuscì a sopravvivere all’incidente aereo che segnò tragicamente la storia della band. Da quell’evento infausto, dove morirono il cantante Ronnie Van Zant, il chitarrista Steve Gaines e la corista Cassie Gaines, Rossington se la cavò con due braccia e una gamba rotta e con il fegato e lo stomaco perforati.
«Ne ho parlato qua e là, ma non è una cosa che mi piace fare», disse a Rolling Stone nel 2006. «È stato qualcosa di devastante, non se ne può parlare così, come se nulla fosse, e non avere delle emozioni forti».
Negli ultimi anni Rossington ha sofferto di problemi di cuore. Nel 2003 il musicista era andato sotto ai ferri per un intervento di bypass quintuplo mentre nel 2015 era stato colpito da un infarto. Negli ultimi concerti con i Lynyrd Skynyrd – con i quali ha continuato ad esibirsi per tutta la sua carriera, tranne per il periodo subito imminente all’incidente aereo – preferiva suonare seduto proprio a causa di questi problemi di salute.
Durante l’introduzione dei Lynyrd Skynyrd alla Rock & Roll Hall of Fame nel 2006, parlando delle sfortunate sorti della band, ha detto: «Quello che è successo non lo vivo come una tragedia, ma come parte della vita. Alla fine il bene ha superato il male».