È morto a 80 anni Gary Wright, cantautore americano e pioniere nell’uso dei sintetizzatori.
Come raccontato dal figlio Justin a Rolling Stone US, la causa della morte è da attribuire al Parkinson e alla demenza a corpi di Lewy: «Da qualche anno aveva bisogno di aiuto e aveva delle infermiere che lo seguivano 24 ore al giorno a casa».
Nato in New Jersey nell’aprile del 1943, Gary Wright ha iniziato la sua carriera artistica molto giovane partecipando ad un musical di Broadway, Fanny, quando era ancora un bambino. Successivamente si è trasferito a Londra dove ha formato gli Spooky Tooth di cui è stato tastierista e voce principale arrivando a collaborare con uno dei pionieri della musica concreta ed elettronica, il francese Pierre Henry, nell’album Ceremony: An Electronic Mass del 1969. Negli anni Wright ha poi collaborato costantemente con George Harrison a partire da All Things Must Pass del 1970, dichiarando in un’intervista del 2009: «Harrison è il mentore spirituale». Il musicista ha suonato dal vivo anche con un altro beatle Ringo Starr, per il tour del 2008.
Come artista solista Wright è conosciuto principalmente per due singoli, Dream Weaver e Love Is Alive, contenuti in The Dream Weaver, suo album del 1975. Negli anni i suoi lavori sono stati campionati da Jay-Z, Dilated Peoples, T.I., Armand Van Helden e Eminem.