È morto il protagonista della prima strofa di Glory Days di Bruce Springsteen. Si chiamava Joe DePugh, aveva 75 anni, era malato di cancro. Il rocker lo ha ricordato in un post su Instagram: «Un momento per ricordare la scomparsa di Joe DePugh da Freehold, giocatore di baseball. È stato un buon amico nel momento in cui ne avevo bisogno. “He could throw that speedball by you, make you look like a fool”….Glory Days my friend».
Delle tre strofe di Glory Days, uno dei singoli del best seller Born in the U.S.A., Springsteen ha detto che la prima (quella che riguarda DePugh ai tempi della scuola) racconta un fatto realmente avvenuto, la seconda (quella sulla ragazza) è quasi reale, mentre la terza (sul rimuginare sui vecchi tempi) «sta succedendo adesso».
Oltre a descrivere l’amico dei tempi di scuola che lanciava talmente bene e forte da “farti sembrare un idiota” (fece un provino coi Los Angeles Dodgers), nella prima strofa Springsteen racconta un incontro casuale avvenuto anni dopo la scuola. È avvenuto realmente nel 1973 quando Springsteen ha incontrato di nuovo DePugh in un bar del New Jersey, anche se per anni non si è saputo chi fosse il protagonista della canzone. Lo ha rivelato nel 2011 un articolo del New York Times.
In quell’articolo DePugh ricordava la prima volta che ha sentito Glory Days, quando ormai aveva perso di vista Springsteen: «Mia moglie ha iniziato a piangere. È lì che ho capito che quello ero io».
I due vecchi amici si sono nuovamente incontrati nel 2005 in un ristorante italiana di Red Bank, New Jersey. «Io lo indico, lui indica me, ci abbracciamo», ha ricordato DePugh. «Mi ha detto: “Non scordarti mai che ti voglio bene” e non l’ha detto in modo sdolcinato, come in un pubblicità della Budweiser, ma in modo sentito. Mi ha lasciato senza parole».