È morto Keith Levene. Il chitarrista dei Public Image Ltd, nonché co-fondatore dei Clash, aveva 65 anni. Il musicista, riporta il Guardian, è scomparso venerdì 11 nella sua casa nel Norfolk, in Inghilterra. Aveva un cancro al fegato. La sua chitarra aveva il suono di «diamanti macinati sparati da un tubo ad alta pressione», secondo l’originale definizione di Andy Bell dei Ride.
Levene è stato uno dei chitarristi che ha plasmato il suono del punk e del post punk. E pensare che aveva iniziato negli anni ’70 facendo il roadie per gli Yes, una delle band progressive che i punk detestavano. Aveva poi fondato i Clash con Mick Jones, lasciando il gruppo prima del debutto, dove però è contenuta una canzone firmata anche da lui, What’s My Name.
Levene ha suonato nei Flowers of Romance con Sid Vicious per poi entrare a far parte dei Public Image Ltd di John Lydon, sperimentando l’introduzione di elementi dub nel post punk. Una ventina d’anni fa ha detto del suo stile: «Una volta imparate le regole, ho capito che non volevo essere come tutti gli altri chitarristi».
Con i PiL, Levene ha inciso tre album tra il 1978 e il 1981: First Issue, Metal Box e Flowers of Romance. Ha lasciato il gruppo nel 1983, anche se alcune sue composizioni appaiono un This Is What You Want… This Is What You Get del 1984, tra cui il singolo This Is Not a Love Song. Ha continuato a suonare, dall’EP del 1987 Violent Opposition all’album Wobble del 2012 Yin & Yang, all’album autoprodotto del 2014 Commercial Zone.
Secondo quanto riporta il Guardian, Leven stava lavorando a un libro sui PiL con Adam Hammond che lo definisce «uno dei chitarristi più innovativi, audaci e influenti di sempre» e che considera Theme, il pezzo che apre il debutto dei PiL, l’archetipo di quel che la musica alternativa dovrebbe essere.