È morto Richard Benson, musicista, conduttore televisivo e personaggio di culto dell’underground musicale romano. Aveva 67 anni ed era da tempo ricoverato in una clinica. La notizia arriva dalla sua pagina ufficiale su Facebook ed è stata confermata dai produttori dell’album a cui ha lavorato nell’ultimo periodo.
«Carissimi amici ed amiche, dobbiamo purtroppo darvi la notizia più brutta possibile», dice il post. «Richard ha lottato come un leone anche questa volta contro la morte e purtroppo non ce l’ha fatta. Ci ha lasciato. L’ultima volta però ci ha detto: “Se muoio, muoio felice”».
La carriera di Richard Benson inizia tra gli anni ’60 e ’70, quando ha suonato la chitarra con il gruppo prog Buon Vecchio Charlie e iniziato a partecipare alle prime trasmissioni radiofoniche. Negli anni ’80 arriva la prima apparizione televisiva – a Quelli della notte – a cui seguiranno una serie di programmi dedicati alla musica, sempre su reti regionali, che nel corso degli anni l’hanno trasformato in un personaggio di culto del sottobosco musicale romano. Nel 1992 fa anche un cameo in un film di Carlo Verdone, Maledetto il giorno che t’ho incontrato, in cui interpreta se stesso e parla di Jimi Hendrix.
«Rimasi folgorato quando lo vidi parlare di grandi chitarristi e gruppi a me sconosciuti in una emittente televisiva romana, TVA 40», racconta il regista in un post pubblicato sul suo profilo Facebook. «Era stravagante, un po’ folle ma decisamente un personaggio da tenere presente per un film. E così gli offrii il ruolo di un conduttore adrenalinico in un programma dal titolo Jukebox all’Idrogeno. Fu fantastico. Professionale e meticoloso».
Alcuni anni dopo, nel 1999, pubblica l’album solista Madre tortura. Oltre alla televisione, ad alimentare la fama di Benson sono i suoi concerti, performance surreali in cui il pubblico tirava di tutto sul palco e che sono diventate virali con l’arrivo di internet e soprattutto di YouTube. È così che arriva anche sulla televisione mainstream, prima su Rai 2 – a Stile Libero Max, dove giudicava degli artisti improbabili – e poi a Chiambretti Night su Italia 1.
Nel 2015 Benson torna alla musica con L’inferno dei vivi, un album pubblicato dall’etichetta INRI e anticipato dal singolo I nani. In questo periodo arriva la prima apparizione al programma radio La Zanzara, dove ha raccontato anche dei suoi problemi economici e di salute.
Nelle ultime settimane Benson ha raccontato, sempre sulla sua pagina Facebook, di essere al lavoro su una nuovo album. Alla produzione ci sono James Dini e Marco Torri, che a Rolling Stone hanno detto di voler chiudere il progetto in sua memoria. Il disco, raccontano, era un modo per tornare alle origini prog di Benson, per «liberarsi dell’aura di personaggio trash».