Sonny Barger, fondatore della sezione di Oakland degli Hells Angels e volto noto del club dopo la tragedia di Altamont, è morto all’età di 83 anni.
L’avvocato di Barger, Fritz Clapp, ha confermato a NBC News che il presidente di lungo corso degli Angels si è spento mercoledì nella sua abitazione a causa di un cancro al fegato. Lo stesso Barger ha annunciato la sua morte in un post scritto prima di morire e poi pubblicato sulla sua pagina Facebook.
«Se state leggendo questo messaggio, vuol dire che me ne sono andato. Ho chiesto che questa nota fosse postata subito dopo la mia morte», ha scritto. «Ho avuto una bella vita piena d’avventura. E ho avuto il privilegio di far parte di un club magnifico. Anche se sono stato un personaggio pubblico negli ultimi decenni, i momenti migliori sono stati con i miei fratelli del club, la mia famiglia e i miei amici cari».
Barger ha poi concluso: «Tieni la testa alta, sii fedele, rimani libero e apprezza l’onore». La nota è firmata a nome Sonny Hamco, dalle iniziali dell’Hells Angels Motorcycle Club Oakland da lui fondato nel 1957.
Operando inizialmente tra la fine degli anni ’50 e i primi ’60 agli estremi della società, un periodo dove i club motociclistici erano pesantemente coinvolti nel traffico di droga e in violenti scontri praticamente con chiunque, dalla polizia ai manifestanti contro la guerra («strambi della pace», li chiamava Barger), gli Hells Angels si sono fatti una certa fama a seguito della pubblicazione del libro in stile gonzo di Hunter S. Thompson Hell’s Angels: The Strange and Terrible Saga of the Outlaw Motorcycle Gangs.
«Non penso che Hunter abbia mai provato a essere come noi. Lui ha sempre saputo di essere differente. Qualcuno avrà pure pensato che fosse uno dei nostri e questo ha causato dei problemi», ha detto Barger a Rolling Stone nel 2007.
Ralph Hubert Barger, detto anche Sonny, è molto presente nel libro che racconta l’anno che Thompson ha trascorso insieme ai motociclisti. Anche se il libro parla di violenze, anche sessuali, lo scrittore era riuscito a rendere glamour lo stile di vita di queste gang fuorilegge. «Ci ha resi degli idoli più di quanto lo fossimo in quei giorni», ha detto a Rolling Stone. Il libro ha portato a un incremento della popolarità del club e di Barger che, dopo la pubblicazione, è diventato consulente tecnico per film come Hells Angels on Wheels e Hell’s Angels ’69.
Quell’appeal non è durato molto. Il 6 dicembre 1969 gli Hells Angels, usati come servizio di sicurezza al concerto gratuito di Altamont dei Rolling Stones, sono stati coinvolti in un violento confronto con alcuni spettatori, conclusosi con l’accoltellamento di un ragazzo del pubblico, Meredith Hunter, morto per mano di un membro della gang. Pare che Hunter abbia puntato la pistola contro uno degli Hells Angels, ha dichiarato Barger. Le immagini dell’incidente sono contenute nel documentario Gimme Shelter.
Barger insistite che la tragedia è accaduta solo dopo che il pubblico ha iniziato a vandalizzare le moto della gang. «Non sono un poliziotto, non avrei mai fatto lo sbirro con qualcuno. Volevo solo stare seduto sul palco, bere birra e divertirmi, come ci era stato detto. Tutto è partito quando hanno iniziato a prendere a calci le nostro moto».
«Mick Jagger ci ha usati», si è lamentato Barger dopo l’incidente. «Siamo stati davvero degli idioti».
Poco dopo quell’avvenimento, la legge ha iniziato ad accanirsi con gli Hells Angels e specialmente con Barger che è stato accusato in quegli anni delle cose più disparate, dallo spaccio al sequestro di persona fino a un’accusa per tentato omicidio. Nel 1973, dopo aver evitato il carcere per tutti i precedenti incidenti, è stato condannato per possesso di stupefacenti con una pena di cinque anni di prigione.
Rilasciato, è tornato a capo degli Hells Angels continuando ad avere problemi legali, incluso un arresto con altri 13 membri del club per possesso di stupefacenti, armi ed esplosivi nel 1987. È stato incarcerato per altri quattro anni ed è stato rilasciato nel 1992.
Negli ultimi decenni il suo nome è rimasto associato agli Hells Angels e ai loro problemi con la giustizia, ma ha anche portato avanti il lavoro di scrittore pubblicando sei libri sul tema del motociclismo, incluso Hell’s Angel: The Life and Times of Sonny Barger and the Hell’s Angels Motorcycle Club. Ha anche recitato in Sons of Anarchy, una serie tv sulle gang di motociclisti fuorilegge.
«L’ho già detto e lo ripeterò ancora», ha detto nel 1972 a Rolling Stone parlando dei problemi legali degli Hells Angels, «io vivo come voglio. Voi che comandate non avete nulla di cui esseri fieri, create solo dei gran casini».
Tradotto da Rolling Stone US.