È morto Tom Verlaine. Il cantante e chitarrista dei Television aveva 73 anni. Lo ha confermato a Rolling Stone la figlia di Patti Smith, Jesse Paris Smith, spiegando che il musicista se n’è andato dopo una breve malattia. «È morto a New York circondato dagli amici più cari. Mancheranno la sua visione e la sua immaginazione».
«Chitarrista poetico, cantante sottovalutato», scrive Steve Albini. «I Television hanno creato un nuovo tipo di musica e hanno ispirato nuovi tipi di musica. Marquee Moon è un disco perfetto. Requiescat».
Nato Thomas Miller, s’era ispirato per il nome d’arte dal poeta francese Paul Verlaine. Compagno di classe di Richard Hell col quale metterà in piedi i Neon Boys, Verlaine era arrivato nel Lower East Side di Manhattan negli anni precedenti la nascita del punk americano.
Nel 1973 ha fondato con i Television, uno dei gruppi chiave della scena newyorkese di metà anni ’70 che girava attorno a locali oggi leggendari come il CBGB e il Max’s Kansas City. All’interno del gruppo (l’altro chitarrista Richard Lloyd, Billy Ficca alla batteria e Fred Smith al basso), aveva messo a punto un suono chitarristico inconfondibile, che l’amica Patti Smith aveva definito con un’immagine colorita ed efficace: «L’urlo di migliaia di sialie». L’album chiave è il debutto del 1977 Marquee Moon, cui è seguito nel 1978 Adventure.
La reunion della line-up classica è del 1992, per l’album Television. Nel frattempo Verlaine era diventato vero eroe dell’underground americano, influenzando con le sue particolari tessiture chitarristiche generazioni di musicisti.
«L’ho conosciuto appena arrivato a New York, credo nel ’72», scrive Chris Stein dei Blondie. «Aveva i capelli lunghi e venne a casa mia con una chitarra acustica e suonò alcune cose che aveva scritto. Sia Tom che Richard Hell mi hanno detto che ho fatto un’audizione per i Neon Boys, ma non lo ricordo».
Per Mike Scott (Waterboys) è stato «il miglior chitarrista rock di tutti i tempi».