Un simbolo diventato ormai iconico, apparso per la prima volta venticinque anni fa sulla copertina di quello che diventò un album epocale, ovvero Selected Ambient Works 85-92, l’Lp con cui, nel 1992, Richard D. James in arte Aphex Twin scrisse la storia della musica elettronica.
Da quel giorno il logo non è mai mancato sulle copertine delle produzioni di RDJ, tanto da diventare indistinguibile e capace di creare scompiglio a Londra e New York quando, nel 2014 per il lancio di Syro, apparse misteriosamente fra i vicoli della Grande Mela o nei cieli della City dipinto sulla fiancata di un dirigibile.
E se sono in tanti a chiedersi quale fosse il significato celato dal simbolo, ci ha pensato il designer che lo progettò, Paul Nicholson, a diffondere via Instagram le tavole originali su cui il logo venne realizzato: «Il logo originale Aphex Twin è stato redatto a mano utilizzando i modelli di cerchio e righelli alla fine del 1991 – ha scritto Nicholson, per poi aggiungere – Dato che in giro si sono diffuse molte versioni non corrette di questo lettering, ho pensato fosse il momento di pubblicare il progetto finale del logo».