«È l’anti Bono», ha detto al Washington Post l’ex label manager Bill Oakes, stupito per le recenti prese di posizione di Eric Clapton. «È il tipico artista che fa musica e non gliene frega niente di stare al fianco dei leader mondiali».
Eppure il chitarrista ha suscitato un aspro dibattito a causa delle dichiarazioni sui vaccini, dibattito che si arricchisce ora di nuovi elementi. Durante il tour americano Clapton ha selezionato locali dove non era richiesto che il pubblico fosse vaccinato o indossasse mascherine. In Texas il governatore Greg Abbott, contrario alle restrizioni anti-Covid, ha raggiunto il musicista nel backstage e pubblicato sui social una loro foto assieme.
L’immagine può suggerire che Clapton sia un sostenitore di Abbott e quindi anche della legge anti-aborto introdotta in Texas, ma il manager del chitarrista, Michael Eaton, ha precisato al Washington Post che non è così: «È un grande sostenitore della libertà di scelta, da cui discende anche la sua posizione sulle vaccinazioni».
Backstage tonight with Eric Clapton and Jimmie Vaughan after a concert in Austin. pic.twitter.com/2hhziNxtAm
— Greg Abbott (@GregAbbott_TX) September 16, 2021
Il produttore Russ Titelman, che ha lavorato all’Unplugged di Clapton e alle registrazioni di Lady in the Balcony: Lockdown Sessions uscito oggi, ha detto al Washington Post che le session stavano saltando quando il chitarrista voleva includere una versione dell’inno anti-lockdown Stand and Deliver inciso originariamente con Van Morrison. Alla fine l’etichetta discografica ha preferito non includerla nel live.
Non solo: Stand and Deliver ha anche causato la rottura tra Clapton e il grande bluesman Robert Cray, che era stato reclutato per aprire il tour americano di Slowhand. Cray, che è afroamericano. si è indispettito in particolare per la parte del testo in cui si paragona il lockdown alla schiavitù: “Vuoi essere un uomo libero o uno schiavo? Vuoi restare incatenato fino alla tomba?”. Cray ha avuto uno scambio di e-mail con Clapton, scambio che alla fine ha portato alla rinuncia del tour. «Preferisco non avere nulla a che fare con uno che assume posizioni così estreme ed è tanto egoista».
I collaboratori sono spiazzati dalle prese di posizione di Clapton – di recente si è venuto a sapere che il suo rifiuto dei vaccini potrebbe derivare dalla fobia per gli aghi, tant’è che negli anni ’70 avrebbe sniffato eroina e non se la sarebbe iniettata – ma sul Post lo difendono dalle accuse di razzismo che risalgono al famigerato concerto di Birmingham del 1976: «Un incidente isolato».
Per stemperare gli animi, il bassista della band di Clapton, Nathan East, ha spiegato: «In certe discipline olimpioniche non si tiene conto della migliore e della peggiore prestazione. Solo così si ottiene l’esatta misura del valore di una persona».