“Una maggiore apertura mentale e comprensione di altri punti di vista”. È questo il proposito di Nick Cave per l’anno nuovo, che il frontman dei Bad Seeds ha condiviso rispondendo a un paio di domande dei fan sul suo sito, The Red Hand Files.
Alle domande “quali sono le e tre parole che ti piacciono di più e spiega perché?” e “un proposito per il nuovo anno?”, il cantautore ha replicato scrivendo questo testo rivolto direttamente ai due utenti:
Cari Saverio e Ellen,
Tre delle mie parole preferite, e quelle che mi ritrovo a usare sempre di più in questi giorni, sono “Detto questo”. Mi piace anche dire “D’altra parte”, e Seán O’Hagan mi dice che la parola che uso di più nel nostro libro, Faith, Hope and Carnage, è “Tuttavia”.
Mi piacciono tutte queste frasi perché riconoscono un punto di vista ma ne sostengono anche un altro, precedono la presentazione di una controargomentazione stabilizzante. Questo è qualcosa che non piace molto nella nostra cultura contemporanea, è impopolare sui social media che commerciano principalmente in una valuta di indignazione morale performativa. “Detto questo” è il nemico fastidioso e sgonfiante della polarizzazione, dell’ipocrisia, dell’intolleranza e dell’arroganza.
Ma mentre il mondo si divide in varie fazioni, queste sono parole che diventano sempre più importanti. Per quanto difficile possa essere, faccio del mio meglio per applicarli mettendo in discussione i miei pensieri: qual è in realtà l’argomento dell’altra parte? Così facendo ho scoperto che ci sono pochissime controversie, conflitti, disaccordi e idee che queste tre parole senza pretese non possano aiutare a mediare ampliando e rafforzando la conversazione. Alcuni possono sentirsi oppositori minatori delle convinzioni, ostili al progresso e all’azione, ma non è così. Queste tre parole danno alla convinzione un senso di umanità e impediscono che si irrigidisca in un rigore ottuso e poco caritatevole. “Detto questo” è il presupposto dell’empatia, è la capacità di vedere e comprendere l’altro lato, di dimostrare che abbiamo la necessaria disponibilità a tenere in mano due idee contrastanti allo stesso tempo.
E così, Ellen, il mio proposito per il prossimo anno è di praticare, nel miglior modo possibile, una maggiore apertura mentale e comprensione di altri punti di vista. Auguro a entrambi voi e a tutti i lettori di The Red Hand Files il meglio per il 2024 e che la felicità e le cose belle arrivino sulla vostra strada.
Con affetto, Nick