Ed Sheeran ha scritto una lettera aperta al governo britannico per chiedere investimenti urgenti e duraturi nell’educazione musicale. La proposta: un pacchetto da 250 milioni di sterline per finanziare scuole, insegnanti, spazi e programmi musicali nel Regno Unito.
A firmare con lui ci sono Elton John, Coldplay, Central Cee, Stormzy, Harry Styles, Robert Plant e centinaia di nomi dall’industria musicale, dal mondo dell’educazione e della società civile. La richiesta è chiara: creare una task force trasversale, perché l’educazione musicale non finisca “tra le crepe del sistema”.
La lettera – indirizzata al primo ministro, il leader laburista Keir Starmer – parte da un dato: la musica genera ogni anno 7,6 miliardi di sterline per l’economia UK, ma “la prossima generazione non è lì pronta a raccogliere il testimone”. Lo dimostrano i numeri: “Nel 2023, per la prima volta in oltre vent’anni, nessun artista UK è entrato nella top 10 globale di singoli o album”. E nelle scuole pubbliche (dove studia il 93% dei ragazzi britannici), l’insegnamento della musica è calato del 21%.
Tra gli obiettivi del piano proposto: più fondi per le scuole, formazione per insegnanti, sostegno ai piccoli venue, programmi di apprendistato e un curriculum più inclusivo. Il progetto è promosso dalla Ed Sheeran Foundation, nata a gennaio con la missione di rendere l’educazione musicale accessibile, soprattutto nei territori dove oggi manca del tutto. Secondo un’indagine del 2019 del BPI – l’associazione che rappresenta le principali etichette discografiche del Regno Unito e organizza i BRIT Awards – una scuola su quattro nei contesti svantaggiati non offre nemmeno un’ora di musica alla settimana.
L’appello di Sheeran arriva dopo alcune prese di posizione sul palco dei BRIT Awards 2025. Myles Smith, premiato come Rising Star, ha detto dal palco: «Sono cresciuto in una scuola statale, figlio di una madre single, e ho avuto accesso agli strumenti musicali solo grazie a fondi pubblici. Se celebriamo la musica britannica, dobbiamo anche proteggerne le fondamenta». Anche gli Ezra Collective – premiati come miglior band britannica – hanno ringraziato “gli insegnanti e i centri giovanili che permettono ai ragazzi di suonare”.