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Elio e le Storie Tese: il primo funerale è andato bene

Quella che doveva essere l'ultima data di sempre si è rivelata comunque unica. Non sono nemmeno mancati momenti di commozione

Elio e Mangoni, foto Francesco Prandoni

Partiamo dal dato di fatto che Mangoni è perfetto come prete. Con quella vocina un po’ nasale e quel fare da paraculo è stata la scelta più ovvia per celebrare l’elogio funebre delle esequie di Elio & Le Storie Tese.

Fino a qualche giorno fa, tutti sapevano che la data del 19 dicembre doveva essere l’ultima. La pietra tombale in 38 anni di vita della band, privata ormai di Rocco Tanica e visibilmente stanca di tutto. Invece, con la solita mossa a sorpresa che sa sempre di presa per il culo, gli Elii hanno annunciato nuovo album, nuovo tour (l’ultimo per davvero) e pure un singolo a Sanremo. Rimaneva però un Forum di Assago sold out da mesi e una scenografia che doveva essere a tema per l’evento: l’estremo saluto alla band più eccentrica del pop nostrano.

Alla luce di queste novità, il gigantesco palco a forma di bara sembra subito meno lugubre. «Cristo!» urla Mangoni quando ancora il sipario è su, scatenando già da subito un boato di risate. «Siamo qui riuniti per celebrare l’estremo saluto a Elio & le Storie Tese» continua il jolly della band, finendo inevitabilmente l’elogio funebre con un: «Osteria numero 10! In ginocchio sopra i ceci! Sopra i ceci con la bamba e magari balliamo la samba, dammela a me biondina dammela a me biondaaaa!»

Non è facile dirsi addio, e nonostante quella del Forum non sia più la vera “ultima volta”, la band suona i primi brani in scaletta con un po’ di fatica, qualche imperfezione e senza particolari colpi di scena. Si parte in grande stile con Servi Della Gleba suonata un po’ di fretta, forse per l’emozione di essere tutti in abito elegante davanti a un forum stracolmo di gente fino in piccionaia. Poi, dopo i fuochi pirotecnici di Essere donna oggi – sincronizzati alla perfezione con il coro “Hai le mestruazioni?” -, la doppietta medley disco / TVUMDB ha ribaltato il pubblico. Se il primo è da anni il momento migliore dei loro concerti – non abbiamo capito se grazie a Mangoni e alle sue ballerine, o alla performance fuori scala della sezione ritmica nei passaggi che collegano Disco Music, Born to Be Abramo e anche la recente Vacanza alternativa -, il classico di Eat the Phikis ha fatto capire a tutti cosa stava succedendo davvero.

Da quando è morto Feiez nessuno ha mai più suonato il suo solo di TVUMBD, riproposto con un sample e l’accompagnamento della band. Questa volta, però, il pubblico ha accolto il momento con un coro spontaneo e potentissimo. Elio, ripreso in primo piano sui megaschermi, è visibilmente commosso, e per un istante sembra di potergli leggere in faccia che sì, è davvero finito tutto, non importa se quello del Forum è un finale a metà.

Vera rivelazione della serata è Vittorio Cosma, produttore navigato e tastierista eccellente chiamato per lo scomodo ruolo di sostituzione di Rocco Tanica. Non era un’impresa facile, eppure Cosma non solo regge il colpo con le storiche gag affidate a Tanica, ma ne aggiunge altre ancora più esplicite, laddove il tastierista disertore non si era mai spinto—Cosma quasi non ci crede quando fa cantare all’intero forum “A me piace il cazzo” sulle note di We Will Rock You.

Il resto della scaletta va via in un istante: Cristina D’Avena sale sul palco per Piattaforma, Stefano Bollani sostituisce Rocco Tanica su El Pube e, durante Uomini col borsello e La terra dei cachi, il pubblico tira fuori accendini e smartphone come per accompagnare una Don’t look back in anger qualsiasi. La band suona un classico dopo l’altro, pescando soprattutto dai dischi degli anni d’oro, per un totale di 24 brani. Elio arriva al bis (Carro, Abitudinario e ovviamente Tapparella) quasi senza voce.

Tutti, sul palco e pure sotto, sanno che non è l’ultima data di Elio e le Storie Tese. Eppure qualcosa nell’aria ci dice che quel momento è unico e non tornerà mai più. All’ingresso, a inizio concerto, delle hostess hanno distribuito dei fazzoletti. «È per asciugare le lacrime» dicono le ragazze sulla porta. Ma alla fine il primo ad averne avuto bisogno è stato proprio chi ha architettato lo scherzo.

TOUR D’ADDIO (Date in aggiornamento):

– 20 aprile: Pala George di Montichiari (Bs)
– 21 aprile: Kioene Arena di Padova
– 3 maggio: Pala Alpitour di Torino
– 5 maggio: Nelson Mandela Forum di Firenze
– 8 maggio: RDS Stadium di Genova
– 10 maggio: Unipol Arena di Bologna
– 12 maggio: Palalottomatica di Roma
– 14 maggio: Palapartenope di Napoli
– 17 maggio Pal’Art Hotel di Acireale (Ct)
– 19 maggio: Pala Florio di Bari
– 23 maggio: RDS Stadium di Rimini.

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