«Sarò il Syd Barrett (vivo) del gruppo» così Rocco Tanica è uscito dal gruppo. Ma tranquilli, niente “Frusciantismi” definitivi, il tastierista degli Elii si prende una sorta di congedo dalle attività notturne della band. E per attività notturne intendiamo solo i concerti, che dopo vent’anni tornano nei palazzetti di tutta Italia per una tournée in grande stile. Grandi caroselli: per la prima volta gli Elio e le Storie Tese portano sul palco anche un corpo di ballo (ovvero le allieve della rinomata scuola di danza di Mangoni), una scenografia e dei visual veri. Anche se loro sostengono di averli recuperati dagli scarti dei tour di altri artisti e qualcuno mi ha fatto notare che le fiamme, utilizzate prevalentemente nella parte “ruock” del concerto, erano le stesse del Pop-Hoolista Tour del vicino di casa più amato d’Italia: Fedez. Giusto ieri, il ragazzo della porta accanto, ha abbandonato la Siae in favore di Soundreef, un sistema per la gestione dei diritti d’autore più libero e meritocratico. Gli Elii ovviamente approvano e noi vi spieghiamo cos’è qui.
«È da quella volta delle 12 ore che non suoniamo così tanto», parliamo del 1990 quindi, quando la band suonò al Teatro dell’Elfo per battere il record mondiale di canzone d’amore, o qualcosa del genere. Lo show di tre ore degli Elio e le Storie Tese promette tutti i grandi successi da cantare a squarciagola, balli sinceri, un architetto indemoniato sul palco e special guest, a partire da Diego Abatantuono a Milano per presentare Supergiovane Mangoni. Sappiate che Servi della Gleba, Mio Cuggino, Parco Sempione, El Pube, Discomusic, Born To Be Abramo, Il vitello dai piedi di balsa e Sphalmen sono tutte comprese nel pacchetto, alternate alle canzoni degli ultimi L’album biango (2013) e Figgatta de Blanc (2016). Grande esclusa La Terra dei Cachi e tutti i brani di Sanremo, purtroppo o per fortuna.
Ma tornando al nostro Rocco Tanica – che si presenta con un paio d’ore di ritardo all’appuntamento con le tastiere degli Elio e le Storie Tese – verrà sostituito dal maestro Vittorio Cosma che ha scaldato per lui lo strumento prima dell’annuncio e continuerà di fatto il Piccoli Energumeni Tour, ieri tutto esaurito a Milano. La battuta era d’obbligo anche durante la serata e sul palco, con autoironia dei due “pianolisti” e “vocoderisti”.
«Grazie per 35 anni molto divertenti, è stato un bellissimo giro di giostra» ha ringraziato Rocco Tanica prima del gran finale con Cara ti amo, Complesso del Primo Maggio con l’incursione di un altro milanese doc: il maestro Eugenio Finardi che però domani suonerà a Bologna e non A Piazza San Giovanni. E a gran richiesta, in chiusura, con i cori e tutto il forum in piedi (sì, avevano il posto assegnato anche quelli nel parterre), arriva e deve arrivare Tapparella. Prossima tappa al Palalottomatica di Roma, insomma “una festa molto particolare dove saranno invitati tutti: molti amici, molti nemici e anche il Panino”.