Musica lirica e pop, orchestra sinfonica e pattinatori su ghiaccio, Lights and Shadows come il titolo dell’appuntamento di quest’anno di Intimissimi On Ice all’Arena di Verona venerdì 9 e sabato 10 ottobre.
Lights anche come il titolo dell’album che nel 2011 fece conoscere al mondo Ellie Goulding, la pop star protagonista della serata insieme a Carolina Kostner, la pattinatrice desiderosa di dimostrare di essere ancora la numero uno, dopo la squalifica dei mesi scorsi a causa dei problemi con l’Antidoping per le bugie per difendere l’ex fidanzato Alex Schwazer.
E così è stato. Bravi, bravissimi tutti gli ice skaters (da Stéphane Lambiel a Tatiana Volosozhar, a Fiona Zaldua) chiamati per l’occasione ma Carolina è stata ed è, ancora una spanna sopra tutti, con la sua leggiadria determinata e piena di passione, capace di passare, danzando sul ghiaccio, da un pezzo come Iron di Woodkid a Donizetti (Una furtiva lagrima) e a Rossini, con il suo Barbiere di Siviglia.
Perché in tutto l’esorbitante spettacolo per luci, scenografia e costumi, con la direzione artistica ancora una volta di Marco Balich, la volontà era (anche) dimostrare come la musica lirica può sposarsi con quella pop. Basta scegliere i momenti delle opere impressi nella memoria collettiva come Una furtiva lagrima dal Trovatore, apppunto, o L’elisir d’amore o Il nessun dorma dalla Turandot. In fondo, possono sposarsi con Take me to Church di Hozier e persino con Chandelier di Sia, così come il soprano russo Ekaterina Lekhina può alternarsi con la stella super pop Ellie Goulding.
La Goulding ora è attesa al varco per l’uscita del suo terzo album a novembre, Delirium, e sarà anche tra gli ospiti a Milano per gli Ema Music Awards il 25 ottobre, con due nomination.
Disinvolta e sicura di sé, sul palco dell’Arena ha cantato la sua hit del 2013, Burn e la più fresca e acclamatissima, Love me like you do, dalla colonna sonora di Cinquanta sfumature di grigio. Ha poi lanciato anche il nuovo singolo, On my mind, che anticipa il nuovo lavoro.
Da segnalare anche il tenore Enrique Ferrer che ha avuto il non semplice compito di intonare il Nessun Dorma di Puccini, quasi sul finale quando tutti i pattinatori si sono ritrovati per danzare sulle note di A Little Party Never Killed Nobody, di Fergie dalla colonna sonora del Grande Gatsby di Baz Luhrmann. E mai titolo fu più azzeccato: Una piccola (che poi piccola non è stata) festa non ha mai ucciso nessuno. Anzi.