Nella sua autobiografia Me, in uscita il 15 ottobre, Elton John ha raccontato di essere stato “a 24 ore dalla morte” a causa di un’infezione contratta nel 2017 dopo un intervento chirurgico per rimuovere il cancro alla prostata
Nelle anticipazioni pubblicate dal Daily Mail, il musicista 72enne ha confidato di aver scelto l’intervento in modo da non doversi sottoporre a chemioterapia per non dover essere costretto a recarsi in ospedale “dozzine di volte” e non compromettere le date del tour.
L’operazione era andata a buon fine, tuttavia John contrasse un’infezione che gli causò seri problemi. “Sono stato davvero fortunato – anche se, all’epoca, non mi sentivo proprio fortunato. Restavo sveglio tutta la notte, domandandomi se sarei morto. Ero da solo in ospedale, nel cuore della notte, e pregavo: ‘ti prego non lasciare che io muoia, ti prego di lasciarmi vedere ancora una volta i miei figli, ti prego di farmi vivere ancora un po’”.
“Le mie condizioni di salute erano davvero gravi – continua Elton John in Me – e l’ospedale non aveva le strutture adatte per curarmi. I dottori dissero a David (Furnish, il marito del cantante, ndr) che ero a 24 ore dalla morte. Se il tour in Sud America fosse proseguito anche per un solo giorno sarebbe andata così”.
John aggiunge, riferendosi a se stesso in terza persona: “Dopo 11 giorni in ospedale, hanno lasciato che un padre di due figli tornasse a casa, dove ha trascorso alcune settimane a recuperare le forze e ad imparare di nuovo a camminare”.
Il cantante ha poi spiegato il motivo che lo ha spinto a rifiutare la chemioterapia: “Ho scelto subito di essere operato. Molti uomini decidono di non farlo, perché è un’operazione dura, non puoi fare sesso per almeno un anno e non riesci a controllare la vescica. In realtà sono stati i miei figli a scegliere per me. Non volevo che il cancro avesse la meglio su di me, e su di noi, per gli anni successivi: volevo sbarazzarmene subito”.