Ci ha messo un po’ Emis Killa a pubblicare il suo nuovo disco, Effetto Notte. Il motivo lo spiega lui nella conferenza stampa di presentazione del progetto: «Ho dato la precedenza alla minuziosità».
Poche dinamiche discografiche, molto lavoro su quelle artistiche: «È un lavoro che facevo anche prima, ma poi arriva sempre una componente che ti fa ragionare in quella veste. Un paio di singoli li devi fare in ottica discografica».
Parla da veterano Emis Killa, che ha solo 30 anni ma è sulle scene da quando ne aveva a malapena 20. Nonostante i concerti e i dischi, «mi sento ancora un po’ in un limbo che spero di dovermi levare. Quello di doversi riconfermare ogni anno. Ci sono un sacco di giovani, gente che fa un sacco di roba bella e al passo con i tempi. Bisogna impegnarsi». Effetto Notte è un disco in cui assicura che quell’impegno c’è tutto: «Ho fatto un disco che piace a me. Non è semplice. Arriviamo da anni di musica virale e di pezzi per TikTok. Questo disco non va in questa direzione. Va ascoltato». I singoli ci sono, promette, ma «non ho il pezzo estivo. E quindi speriamo che continui a piovere», dice ridendo.
Effetto Notte prende il titolo dal film di Truffaut del 1973. «Tutte le tracce del disco hanno un sottotitolo che è il titolo di film. Ho scelto tutte pellicole che in qualche modo che possono riportare al mood dell’album».
Un disco che definisce malinconico, «in origine doveva chiamarsi Notturno». «È un disco che mi ha prosciugato, che mi ha creato frustrazione, nervosismo». Dentro i feat di Salmo, Sfera, Guè, Lazza, Neima, Rizzo. «Non è neanche così semplice fare i feat. A quelli giovani devi starci dietro, spariscono nel nulla».
«Ci sono due strade nella musica: la prima è fatta da quelli che fanno streaming, radio e qualcuno riesce anche a riempire i palazzatti (ma è raro). La seconda è fatta da quelli che sembrano di nicchia, ma che hanno un pubblico affezionato». Si riferisce al suo pubblico, che ha riempito per sei volte i Magazzini, a dicembre. E ora c’è un nuovo sold out, quello al Forum di Assago: «Voglio essere l’artista preferito di qualcuno, a costo di avere meno fan. Ho fatto della musica settoriale appositamente. Prendi Marra: questa scelta ha pagato, ora l’hanno riconosciuto tutti. Questa cosa mi ha dato fiducia, ha fatto quello che voleva e il suo pubblico è cresciuto così tanto che sembra rinato».
Un disco, quindi il Forum, e poi? Arriva la solita domanda su Sanremo: «Penso che a Sanremo ci si debba andare col pezzo giusto. Non dico no, dico non si sa mai. Lazza è uno dei artisti preferiti, di fatto è andato con un pezzo giusto per quel contesto. Bellissimo, è andato bene. Io sarei in grado? Mi farebbe sentire a mio agio? Non lo so».
Intanto aspettiamo l’uscita di Effetto Notte, venerdì 19. Malinconico dicevamo, e senza hit estive. «Quando ho cercato di fare una hit estiva ho fatto una cagata», dice ridendo. Perché per Emis la musica è «fare le cose che ci piacciono, le cose che ci fanno star bene».