Marilyn Manson non dovrà affrontare processi per le accuse di violenza mosse nei suoi confronti negli ultimi mesi. A stabilirlo l’ufficio del procuratore distrettuale di Los Angeles, che ha dichiarato che le accuse di violenza domestica sono fuori dalla prescrizione e che le accuse non possono essere provate al di là di ogni ragionevole dubbio.
In risposta alla notizia è arrivato il commento di Evan Rachel Wood, ex compagna nonché una delle prime ad accusare il musicista, che ha affermato di essere «infinitamente orgogliosa di tutte le sopravvissute» che hanno condiviso le loro storie. Wood è stata una delle prime persone a puntare il dito contro Manson (vero nome Brian Warner), sostenendo che l’aveva adescata quando era adolescente e che l’aveva “orribilmente abusata” durante la loro relazione tira e molla tra il 2006 e il 2011. Oltre una dozzina di altre donne si erano fatte avanti ed era stata avviata un’indagine penale. (Warner aveva sempre negato tutte le accuse).
Wood ha continuato: «Le prove di crimini violenti non dovrebbero avere una data di scadenza. Sono grata per il lavoro svolto dalle forze dell’ordine e sono infinitamente orgogliosa di tutte le sopravvissute che hanno rischiato tutto dicendo la verità».
Ha continuato: «Abbiamo sempre saputo che la prescrizione sarebbe stata un ostacolo, motivo per cui abbiamo creato il Phoenix Act, in modo che altre vittime non dovessero sperimentare questa conseguenza».
La legge della California a cui fa riferimento Wood, il Phoenix Act, è stata firmata nel 2020 e ha esteso la prescrizione nei casi di violenza domestica da tre a cinque anni. Wood è stata una sostenitrice del disegno di legge, testimoniando di fronte al Senato dello Stato della California nell’aprile 2019. (All’epoca, Wood aveva parlato delle sue esperienze di abuso, ma non aveva ancora accusato pubblicamente Warner.)
Tuttavia, come ha riconosciuto Wood nella sua dichiarazione, il Phoenix Act non si applicava alle sue accuse contro Warner perché la legge non ha effetto retroattivo. Tuttavia, ha aggiunto, «spero che questo faccia luce sul motivo per cui è così importante sostenere leggi migliori».
In risposta alla decisione del procuratore distrettuale, un avvocato di Warner, Howard King, ha affermato: «Siamo molto lieti che, dopo un esame approfondito e incredibilmente lungo di tutte le prove effettive, il procuratore distrettuale abbia concluso ciò che sapevamo e avevamo espresso fin dall’inizio: Brian Warner è innocente».
Un’altra delle accusatrici di Warner, l’attrice Esmé Bianco, ha detto di essere «profondamente delusa» dalla decisione, e si è rivolta direttamente a Warner: «Trascinandomi all’inferno, ho scoperto la forza inarrestabile del mio potere. Ho imparato quanto sono forte, coraggiosa e audace. Sono emersa come una fenice dalle ceneri che hai lasciato della mia vita».