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I familiari di Amy Winehouse si schierano contro il nuovo documentario

"Amy" uscirà a luglio nel Regno Unito e si è già conquistato la disapprovazione della famiglia Winehouse, che l'ha definito fuorviante e infondato

Amy è il nuovo film-documentario (qui sopra il trailer) diretto da Asif Kapadia per celebrare la vita di Amy Winehouse, scomparsa nel luglio 2011 a soli 27 anni.

Fino a qui niente di strano, se non fosse per le furiose polemiche sollevate negli ultimi giorni dalla famiglia della cantante, che accusa di fuorviare lo spettatore con informazioni scorrette.

“Amy” uscirà nei cinema del Regno Unito il prossimo 3 luglio. Non si conosce ancora una data di uscita in Italia.

«Il film, oltre a essere un’occasione persa per celebrare la sua vita e il suo talento, è fuorviante e contiene di base molte falsità», hanno fatto sapere i familiari tramite un portavoce: «Ci sono delle specifiche allusioni alla famiglia e al management totalmente infondate e squilibrate.»

Ovviamente, i filmaker hanno negato tutto, sostenendo l’oggettività dell’opera, frutto di centinaia di interviste a amici e collaboratori stretti della cantante.

Vada come vada, a questo punto siamo curiosi. E voi, a chi credete?

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