L’aveva detto su Instagram che l’argomento sarebbe stato personale: «Sarò ospite da Fabio Fazio a Che tempo che fa per un’intervista che parlerà di un tema per me importante e di cose di cui non ho mai parlato in pubblico. Sono agitato. È possibile che durante l’intervista mi parta il balbettio. Se mi vedrete balbettare non vi preoccupate, sto bene, è che parlare di certe cose mi fa parlare a scatti ogni tanto. Ma è tutto normale, diciamo».
E così, al posto di portare in Rai il tema della salute mentale nell’intervista annullata con Francesca Fagnani a Belve, Fedez ne ha parlato sul Nove dove ha tra le altre cose annunciato l’intenzione di aprire tramite la sua fondazione un centro di aggregazione per ragazzi con problemi di salute mentale. «La malattia mi ha fatto capire l’importanza del tempo e di quanto una ferita abbia bisogno del tempo per essere curata. E poi mi ha fatto capire l’importanza della salute mentale e di quanto questo tema sia un’emergenza concreta».
Dopo i nuovi, recenti problemi di salute, ha detto il cantante, «la paura è tornata. Non mi aspettavo in così poco tempo di rischiare la vita nuovamente e quindi un po’ ci pensi». Dopo essere uscito dall’ospedale, come è noto Fedez ha rilasciato un’intervista ad Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera. Le reazioni a quell’intervista gli hanno fatto capire che «questa cosa è un’emergenza, a tutti gli effetti». E ancora: quelli sulla salute mentale e sul consumo di antidepressivi e ansiolitici sono dati che «chi ci governa conosce, però nessuno ne parla. Lo scorso governo ha stanziato per il bonus psicologo 25 milioni di euro che hanno coperto solo il 10% della domanda, questo governo ha deciso di tagliarli e portarli a 5 milioni di euro. Quello che vorrei chiedere al Presidente del consiglio Giorgia Meloni e a Giorgetti è: non tagliate questi 25 milioni nella nuova finanziaria perché significherebbe sputare in faccia alle famiglie che ne hanno bisogno».
Commosso, Fedez ha anche ricordato una telefonata con Gianluca Vialli, scomparso a gennaio a causa di un tumore al pancreas, lo stesso diagnosticato a Fedez. «È una cosa surreale, perché io lo vedo (nella foto mostrata in studio, ndr) e mi viene da piangere. Però non l’ho mai visto di persona». Tramite conoscenze comuni, «la sera prima di essere ricoverato, siamo stati al telefono parecchie ore. Ed è incredibile come una persona che stava vivendo in quel momento un dramma, riusciva a ritagliarsi del tempo per dare conforto a una persona che non conosceva minimamente. E questo la dice lunga su chi fosse Gianluca umanamente».
A chi lo accusa di essere «un pornografo del dolore», ha risposto che «quel tipo di testimonianza, per chi sta affrontando qualcosa di simile, può essere qualcosa che ti svaga, con cui immedesimarsi, qualcosa che può essere d’aiuto, seppur minimo». Non si sente migliore dopo la malattia. «Mi piacerebbe dire di sì, perché sarebbe una storia a lieto fine, ma la verità è che no. Purtroppo dopo la malattia ho avuto altri problemi legati alla salute mentale. Non sono ancora migliorato come persona, ma ci sto lavorando».