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Fedez e J-Ax: il business in mano ai genitori

Domani è il giorno di "Italiana", ultimo singolo di J Ax e Fedez, prima di interrompere il loro sodalizio di platino. Intanto qualcuno ha analizzato i conti dei due rapper, dove tutto (o quasi) è in mano alle mamme e i papà di entrambi
FEDEZ J-AX

Domani uscirà Italiana, il loro nuovo singolo. L’ultimo assieme, perché, con il concerto evento del 1 giugno a San Siro, il sodalizio tra J-AX e Fedez si interromperà. Dopo due anni di hit, dischi di platino e polemiche, l’ultima delle quali risale alle scorse ore e, ancora una volta, va a toccare i cospicui conti in banca dei due artisti milanesi.

Gli ultimi in ordine di tempo a interessarsene sono stati i giornalisti di Repubblica, che, sulle pagine del settimanale specializzato Affari e Finanza, con un articolo a firma Andrea Giacobino, tornano a parlare della “cassaforte in mano a mamma e papà” del rapper “anima ribelle, tatuaggi e X Factor”.

L’abilità imprenditoriale di Fedez è nota, come dimostrano il suo impegno in Newtopia, l’etichetta creata assieme all’ex Articolo 31, il lancio di nuovi artisti e personaggi mediatici, la “battaglia” sui diritti di autore di Soundreef. Secondo Repubblica, il papà di Leone “non vede grandi numeri per le sue attività, il cui valore complessivo è stimabile in meno di mezzo milione di euro”.

La testata analizza la struttura societaria che si occupa delle sue molteplici attività, al cui vertice c’è la capogruppo Zedef, che “nel 2016 ha fatturato circa 3 milioni, con un utile di 800 mila euro”. L’azionista principale, con il 50 per cento delle quote è Annamaria Berrinzaghi, madre del rapper e sua manager, figura fondamentale nella sua crescita, affiancata dal marito Franco col 40 per cento, mentre Fedez ha il 10 per cento rimanente.

Ora, secondo Affari e Finanza, è in corso una riorganizzazione delle società, con la parte di produzione e commercializzazione dei dischi che passano alla newco Zdf, cui sono trasferiti anche crediti – tra cui il “mattone di lusso a Citylife” – e debiti. Accadeva circa un anno fa, quando già il Corriere, con il suo “inchiestista” di punta Mario Gerevini si era occupato del tema, per raccontare come “tutte le quote di famiglia sono state intestate alla fiduciaria Carini e dunque da adesso in poi schermate”.

“La holding di Fedez, oltre alla quota in Zdf, può contare anche su altre partecipazioni, fra le quali il 60 per cento di N-App (l’altro 40 è di Franco Lucia) e il 25 per cento di Lalaland (in liquidazione), che hanno fatturato complessivamente poco più di 15.000 euro. Soci di Lalaland con quote paritetiche erano anche la Spaceship Mgmt dei manager musicali Enrico Mutti e David Sears, la Gmt di Pierumberto Unione, che gestisce il marchio di abbigliamento Allegra con negozi in Florida, e la Willy l’Orbo di Roberto Aleotti”, scrive ora l’allegato di Repubblica.

Quest’ultimo è il 71enne padre di J-AX. Anche Alessandro Aleotti, così come il fratello Luca aka Grido, ha solo il 10% delle quote delle società che si occupano dei suoi affari, principalmente gestiti dalla Willy L’Orbo. “La società degli Aleotti e la Zedef della famiglia Lucia sono infatti i soci paritetici, con una quota del 50 per cento ciascuna, di Newtopia, l’etichetta discografica creata dai due rapper. Anche in Newtopia i genitori continuano a contare parecchio: l’amministratore unico è infatti Annamaria Berrinzaghi, la mamma di Fedez”, si legge.

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