“Non l’ho fatto per soldi, ho una buona disponibilità economica. Era un atto dimostrativo, l’ho fatto per mostrare la disperazione di un comune cittadino nei confronti della politica economica di questo Paese” avrebbe detto al gip Francesco Zampaglione, ex Tiromancino, durante l’interrogatorio in seguito all’arresto a Roma per tentata rapina. Le dichiarazioni sono state riportate dal Messaggero insieme alla conferma dell’arresto da parte del giudice, con il musicista che rimane nel carcere di Regina Coeli.
Infatti, gli inquirenti hanno ritenuto che Zampaglione – fratello minore di Federico, leader dei Tiromancino –, nonostante durante la tentata rapina abbia usato una pistola giocattolo, avrebbe dimostrato propensione a delinquere per cui non è escluso che possa provarci di nuovo. I giudici hanno valutato l’atteggiamento mostrato da Zampaglione, partendo dal modo con cui è entrato in banca, con il volto coperto da un cappello, occhiali da sole e foulard. Il musicista, inoltre, avrebbe anche aggredito un dipendente con un morso al braccio sinistro, dopo che questo si era opposto alle minacce.
Uscito dai Tiromancino nel 2015 dopo lite con il fratello Federico, negli ultimi mesi Francesco Zampaglione stava lavorando sui brani di un nuovo album solista, seguito a Un uomo e…, disco uscito nel 2012.