Nelle ore successive all’annuncio della morte di Silvio Berlusconi il cordoglio social da parte dei personaggi pubblici è stato praticamente unanime nel piangerlo. C’è chi ricordava un incontro, chi omaggiava il suo personaggio e chi invece lo ringraziava per posizioni lavorative. Pochi, anzi pochissimi, si sono apertamente schierati in contrasto con una figura ingombrante come quella di Silvio. Uno su tutti, Gemitaiz.
Il rapper romano, appena venuto a sapere della notizia, l’ha ricondivisa tra le sue storie di Instagram con un commento lapidario, “Alleluja”, a cui hanno fatto seguito alcuni estratti di giornali in cui si evidenziava la collusione mafiosa tra l’ex Premier e la mafia palermitana. Il rapper ha poi continuato scrivendo: «Nel giorno della sua morte, politici e giornali parleranno di lui come di uno statista, di un esempio di grande imprenditore, di uomo al servizio dello Stato. Noi però ricordiamo bene cosa ha rappresentato Silvio Berlusconi: uno dei ventenni promotori negli ultimi 30 anni delle peggiori politiche antipopolari, di guerre, privatizzazioni, liberalizzazioni e tagli alla spesa sociale». E ancora: «Un ‘curriculum’ fatto quindi di sfruttamento, leggi ad personam, accuse di corruzione, evasione fiscale, rapporti con la criminalità organizzata e lotta contro i diritti e le condizioni di vita degli strati popolari. Non lo piangeremo». La conclusione: «Non perderò tempo a rispondere a nessuno. Non siete d’accordo? Unfollowate pure. Non lo trovate carino? Unfollowate pure. La libertà d’espressione è ancora in vigore. Il buonismo da 3 euro qui non lo troverete».
Come prevedibile da queste parole si è scatenata subito una grande polemica. In primis per la scelta del momento – il giorno della morte di Berlusconi – e poi perché è stato fatto notare a Gemitaiz che più avanti questo mese è prevista una sua esibizione al Love Mi di Fedez che verrà trasmesso in diretta tv su Mediaset, le reti di Berlusconi. Stuzzicato dal giornalista Gabriele Parpiglia sulla questione, il rapper ha risposto restando della sua posizione: «A me di andare su Mediaset non me ne frega niente, io sono stato invitato a suonare a un concerto di beneficenza… Possono tranquillamente non trasmettermi in televisione e lo farei lo stesso… Se volessero eliminarmi dalla line up o non trasmettermi in televisione accetterei la decisione senza tanti problemi».
Nella serata di ieri però Gemitaiz ha fatto un passo indietro, utilizzando di nuovo i suoi social per scusarsi, principalmente per il momento in cui ha condiviso il suo sfogo: «Sicuramente sono stato impulsivo e indelicato nella mia storia di ieri e me ne dispiaccio. È stata un’uscita che voleva essere sarcastica ma riflettendoci è stata insensibile, aldilà di quale sia la mia posizione. E me ne dispiaccio. Ci tengo anche a dire che non era certo mio interesse essere al centro dell’attenzione mediatica, a volte dimentico di essere un personaggio pubblico e mi scordo di mettere i filtri nel comunicare. In ogni caso accetto le conseguenze delle mie azioni qualunque esse siano, come è giusto che sia». Gemitaiz ha infine concluso confermando la sua posizione: «Ovviamente il mio peccare di insensibilità e il pessimo tempismo della mia affermazione non cancellano il disprezzo che provo per tutto quello di cui è stato artefici e partecipe. Non cancella l’efferatezza e la mancanza di sensibilità totale che ha avuto nei confronti di chi è stata una sua vittima».
Nei prossimi giorni capiremo se queste parole porteranno Fedez e Mediaset a escluderlo dalla line up di Love Mi.