Stando a quanto riporta il Wall Street Journal, ieri Genius ha fatto causa a Google in un tribunale di Brooklyn. Genius, un sito noto per ospitare testi di canzoni con la possibilità per gli utenti (e ogni tanto, per gli artisti) di commentarli, ha accusato il motore di ricerca di “appropriarsi dei contenuti del sito” e usarli “a proprio vantaggio economico e a svantaggio economico di Genius.”
La causa è stata intentata per “fermare le pratiche ingiuste e non etiche di Google”. Genius ha chiesto almeno 50 milioni di dollari di danni.
Già lo scorso giugno Genius aveva accusato pubblicamente Google – e LyricFind, l’azienda di Google che si occupa di raccogliere i testi delle canzoni e farli comparire nelle ricerche di Google quando gli utenti cercano una canzone – di aver rubato testi dal suo sito. “Negli ultimi due anni abbiamo presentato più volte a Google prove inconfutabili del fatto che stanno usando testi copiati da Genius”, ha detto al Wall Street Journal il dirigente di Genius Ben Gross.
In quell’occasione Genius aveva affermato di aver implementato un sistema di watermark per proteggere i testi sul suo sito e che quel watermark si poteva ritrovare in numerosi testi che comparivano su Google. Ma Darryl Ballantyne, Chief Executive di LyricFind, ha negato che la sua azienda stesse prendendo i testi da Genius.
Lo scorso giugno, Google aveva cercato di mediare. “Abbiamo chiesto alla nostra azienda che si occupa dei testi delle canzoni di indagare sul problema e di assicurarsi di seguire le giuste procedure nel loro lavoro”, aveva scritto Satyajeet Salgar, Group Product Manager di Google, in un post sul blog dell’azienda. “Teniamo molto a mantenere alti standard i condotta per noi stessi e per i nostri partner”.
Ma l’azione legale intentata da Genius afferma che Google non si sta veramente occupando del problema. Inoltre accusa Google di offrire a Genius poco oltre a “vaghi ‘alti standard di condotta’ e ‘giuste procedure’” mentre “continua a sfruttare i contenuti di Genius”. In più Genius afferma che adesso Google sta “cercando di nascondere il furto di contenuti”.
Alla richiesta di commentare la notizia della causa, un rappresentate di Google ha detto a Rolling Stone di non aver nulla da aggiungere al post sul blog dell’azienda pubblicato lo scorso giugno. Non è stato possibile raggiungere un rappresentante di Genius per un commento.