Rolling Stone Italia

Giù le mani dall’Ortigia Sound System

Quando un festival cresce, aumenta l'attenzione e cominciano a spuntare anche i detrattori. Ma come sempre, è tutta gente che al festival non ha mai messo piede.
Uno dei tanti boat party in programma all'OSS. Foto di Glauco Canalis

Uno dei tanti boat party in programma all'OSS. Foto di Glauco Canalis

Breaking news: Ortigia è l’angolo più bello di Sicilia e il suo Ortigia Sound System Festival, il modo migliore per goderselo. Qualcuno già lo sa, qualcuno magari si sarà incuriosito, qualcuno lecitamente non sarà d’accordo. Fatto sta che la voce dev’essersi sparsa parecchio, perché l’edizione di quest’anno ha visto un netto balzo di qualità. C’era molta più gente degli altri anni, anche perché molti di più erano gli eventi in programma.

Ma se anno dopo anno cresce l’attenzione attorno all’isolotto che funge da centro storico di Siracusa, è del tutto organico che prima o poi arrivino anche i problemi. Due settimane prima che iniziassero i vari boat party, DJ set al Mercato e i concerti al Castello Maniace, Vittorio Sgarbi in persona ha preso Facebook e si è lanciato in un video di protesta contro i lavori nella piazza d’armi.

Pare che ora il video sia stato rimosso, ma sicuro le polemiche sono rimaste.

Erlend Øye al Castello Maniace. Foto di Sasha Taormina

Al centro della bufera di articoli e post indignati (!!!1!) c’è il nuovo bar in mezzo alla piazza, una struttura avveniristica tutta specchi e forme squadrate nel grande cortile del castello svevo: «Spero che tu sia coerente con te stesso caro Fabio Granata» dice l’ex assessore regionale ai beni culturali appellandosi a Granata e al neo sindaco, Francesco Italia. «Questa struttura radicata con orrido cemento davanti al Castello è una vergogna con cui non si può cominciare un’amministrazione. Italia e Granata, qualunque idea abbiate, fatela togliere!» Peccato però che la struttura non solo non contiene cemento, ma è smontabile in qualsiasi momento. Non è mica la Piramide del Louvre, altra struttura avveniristica in mezzo a un cortile storico, per cui però nessuno si è mai lamentato.

In più, il fatto di essere ricoperta da specchi che riflettono gli oggetti circostanti è la dimostrazione che al centro dell’attenzione c’è e rimane il castello. Quindi? Quindi l’unica cosa che rimane al netto delle polemiche è un evento magico in un posto da sogno. E la convinzione che, se questi pochi ma illustri detrattori avessero davvero messo piede al Maniace a sentire Omar Souleyman mentre aizzava la gente dietro ai soliti occhialoni neri, o al Mercato mentre Kamaal Williams strappava il jazz dalle mani dei dinosauri facendone qualcosa di attualissimo, o su un boat party mentre Flohio dimostrava che il grime sta bene anche su una barca a largo di Siracusa—ecco—magari ci saremmo concentrati meglio su altre cose. Tipo che una zona che solo 20 anni fa era un covo portuale malfamatissimo oggi è diventata un motivo di vanto culturale per l’intera Sicilia. Ed è solo l’inizio.

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