Quando Justin Bieber ha annunciato la sua collaborazione nel tormentone (che già tormentone era) Despacito, non mi era sembrata una grandissima idea. Che bisogno c’era? Che cosa avrebbe potuto portare la più grande popstar del mondo a una canzone già destinata a essere suonatissima dai juke-box – più o meno – di ogni lungomare mondiale?
Luis Fonsi e Daddy Yankee insieme sono già una potenza non da poco, che non avevano bisogno di aggiungere anche JB al loro singolone. Il primo semi-sconosciuto da questa parte dell’oceano ma una super star nel mondo latino, da Miami in giù, e il secondo “il re del reggaeton”, noto già da tempo per la sua Gasolina. Ecco, due non proprio piccoli, con cui Bieber c’entra poco o niente.
La scelta di salire a bordo del più tipico dei carri dei vincitori è stata dello stesso Bieber. In un’intervista a E, il cantante spiega come la popstar abbia chiamato la casa discografica del brano per poter collaborare con un ritornello al pezzo, dopo averlo sentito in un locale.
Ammettendo di credere a questa versione – e non a quella che pensavamo prima di leggere questa dichiarazione, e cioè che fosse una scelta della casa discografica per spingere e monetizzare ancora di più sul brano – si potrebbe pensare a un totale coinvolgimento emotivo di Bieber. Un po’ come se si fosse ritrovato a cantare sotto la doccia “De-spa-cito” e a decidere all’improvviso che sì, avrebbe potuto dare qualcosa di suo.
L’apporto di Bieber al pezzo è diviso in due parti. Un’introduzione cantata da lui in inglese e la prima metà del ritornello, in spagnolo. Cronomentrando sono circa 32 secondi e 22 secondi, rispettivamente. Qui sotto il testo completo cantato da Bieber.
“Come and move that in my direction
So thankful for that, it’s such a blessin’, yeah
Turn every situation into heaven, yeah
Oh-oh, you are
My sunrise on the darkest day
Got me feelin’ some kind of way
Make me wanna savor every moment slowly, slowly
You fit me tailor-made, love how you put it on
Got the only key, know how to turn it on
The way you nibble on my ear, the only words I wanna hear
Baby, take it slow so we can last long”
“Despacito
Quiero respirar tu cuello despacito
Deja que te diga cosas al oído
Para que te acuerdes si no estás conmigo
Despacito
Quiero desnudarte a besos despacito
Firmo en las paredes de tu laberinto
Y hacer de tu cuerpo todo un manuscrito”
Ora, escludendo la parte in inglese, aggiunta da lui stesso, la parte in spagnolo è sì, complicatina nella pronuncia ma, sarà che siamo italiani, non sembra niente di sconvolgente (l’hanno cantata i nostri amici Jackal molto bene).
Invece, a quanto pare, Justin Bieber qualche problema ce l’ha. Ne avevamo avuto un piccolo assaggio in una diretta su Instagram, nella quale aveva deciso di interpretare la canzone a casa sua, cambiando leggermente le parole. Ovvero cantando “Na-ba-ra-ba-ra-ba-ra-ra-bi-bo” al posto di “Quiero respirar tu cuello despacito”.
Più o meno negli stessi giorni è uscita in rete un’altra esibizione di Bieber, forse durante un karaoke, dove veniva ripreso mentre si cimentava nel pezzo. Il risultato? Un insieme sbiascicato di “Poquito”, “Bonito” e “Burrito”, per fare rima con l’unica parola conosciuta, “Despacito”.
Ma ai fan, evidentemente, questa cosa diverte fino a un certo punto. Durante la sua esibizione al Summerburst Festival di Stoccolma, il pubblico ha invocato a gran voce la canzone, ma Bieber non ha accolto la richiesta. «Non la so», ha detto. Un po’ come quando chiedete al vostro amico chitarrista (scarso) di fare un pezzo che vada più in là della Canzone del sole.
La reazione, però, non è stata proprio pacifica, visto che è arrivata una bottiglietta che ha quasi preso in faccia un innocente Justin.
Per la cronaca: ad oggi le sole testimonianze di Bieber che canta Despacito in compagnia di Luis Fonsi sono dei clamorosi playback. Tipo questo.
Visto che lo vedremo tra poco sul palco degli I-Days, che dite di provare a chiedergliela? Oppure di fare dei cartelloni da portare in prima fila con le parole? Insomma vedete voi.