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Gli Oasis hanno annunciato altri concerti nel 2025

Ecco dove suoneranno i Gallagher dopo le date sold out nel Regno Unito e in Irlanda. Apriranno gli show i Cage the Elephant. Niente dynamic pricing questa volta. Sarebbero in corso trattative per portarli al Circo Massimo

Foto: Simon Emmett

Ora è davvero ufficiale: dopo le date sold out nel Regno Unito e in Irlanda, nel 2025 gli Oasis porteranno il tour della reunion in Canada, negli Stati Uniti e in Messico, per poi tornare allo Stadio di Wembley di Londra per altri due concerti. Apriranno gli show oltreoceano i Cage the Elephant.

«America, gli Oasis stanno arrivando. Avete un’ultima possibilità di dimostrare che ci avete sempre amati». Ecco le date annunciate oggi:

24 agosto, Rogers Stadium, Toronto (Canada)
28 agosto, Soldier Field, Chicago, IL (Stati Uniti)
31 agosto, MetLife Stadium, East Rutherford, NJ (Stati Uniti)
6 settembre, Rose Bowl Stadium, Los Angeles, CA (Stati Uniti)
12 settembre, Estadio GNP Seguros, Città del Messico (Messico)

Il 27 e 28 settembre ci saranno come previsto altri due concerti a Wembley aggiunti per soddisfare le richieste dei fan. Non sono invece confermate, almeno per ora, altre date di cui aveva scritto in esclusiva il NME. I biglietti saranno messi in vendita con la “lotteria”, prevendita dal 3 ottobre, vendita dal 4 ottobre.

Come annunciato fin da subito, nel 2025 non sono previsti concerti in altre città europee. Non è invece escluso che la reunion possa continuare nel 2026, magari con nuovi show nell’Europa continentale e quindi anche in Italia. Secondo Repubblica, Roma (col Circo Massimo) e Milano sarebbero in trattativa per ospitare la band.

Il management degli Oasis ha annunciato che per i concerti nel Nord America non verrà usato il controverso sistema del dynamic pricing. Pur considerandolo uno strumento efficace per «combattere il bagarinaggio e offrire a una parte significativa di fan prezzi più bassi di quelli di mercato e quindi più convenienti», il management afferma che in una situazione in cui c’è «una richiesta senza precedenti abbinata a una tecnologia non in grado di gestire tale domanda», il sistema diventa «meno efficace e può portare a esperienze inaccettabili per i fan. Abbiamo preso questa decisione per il tour nel Nord America nella speranza che non si ripetano i problemi sperimentati nel Regno Unito e in Irlanda».

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