«Io sono Bono, insieme a The Edge, Adam Clayton e Larry Mullen Jr siamo la più grande band del Northside di Dublino», ha detto a un certo la voce degli U2 dal palco del Forum di Assago. La serata è sold-out, come spesso succede quando gli irlandesi arrivano in Italia, e nonostante il tour sia dedicato al nuovissimo Songs of Experience e non più a un classico come The Joshua Tree, il pubblico canta tutti i brani a memoria.
Sul palco – anzi due, collegati da una passerella e circondati da maxischermi – anche l’annunciata bandiera dell’Unione Europea. «Non sapevamo che reazioni avrebbe suscitato», ha spiegato Bono a Repubblica, «Il che, in un certo senso, era esattamente il motivo per cui intendevamo farlo. Volevamo scoprirlo». Ad agosto l’aveva definita una provocazione – «Per alcuni di noi è un gesto radicale» -, ma se ci saranno contestazioni non arriveranno dal suo pubblico, che conosce bene i sentimenti politici della band.
«Grazie italiani per l’amore e la tolleranza che mostrate coi rifugiati», ha detto Bono sul palco del Forum. «Gli altri dovrebbero vergognarsi».