La storia underground eppure fondamentale dei Gaznevada diventa un docufilm. Going Underground, ci cui potete vedere qui sotto in anteprima il trailer, sarà presentato l’8 novembre alla 65esima edizione del Festival dei Popoli di Firenze, nella sezione Let the Music Play.
Diretto da Lisa Bosi, la regista di Disco Ruin: 40 anni di club culture italiana, il film promette di raccontare «l’evoluzione della musica italiana, dal punk, all’Italo disco, all’house, narrata attraverso l’incredibile storia dei Gaznevada, il più importante gruppo italiano punk e new wave. Una storia universale che racconta senza filtri la vita di ventenni che, tra gli anni ’70 e ’80, inseguono il loro sogno di vivere con la musica. Sono folli, geniali, miseri e disperati. Fabbricano sogni, dicono loro».
Prodotto da Sonne Film e Wanted Cinema, con il sostegno della Film Commission Emilia Romagna, distribuito nelle sale da Wanted Cinema, Going Underground non è organizzato secondo una narrazione didascalica, ma segue il flusso dei ricordi dei musicisti i cui voiceover si sovrappongono a immagini d’epoca, abbandonando così la forma tradizionale del documentario con gli intervistati che parlano in camera.
Sullo sfondo, un Paese in fermento, tra scontri di piazza e l’arrivo dell’eroina, da una parte l’impegno e dall’altra l’edonismo. E la Traumfabrik, la fabbrica dei sogni bolognese in cui si muovono il gruppo e Andrea Pazienza, che modella i lineamenti del suo Zanardi su quelli di Ciro Pagano, membro dei Gaznevada.
Non solo. Dopo il remix 2024 di Mamma dammi la benza, in occasione dell’uscita del docufilm i Gaznevada pubblicheranno tre inediti per Warner: The Sentinel, Beetle Dance, After The Human Race.
A questo link la nostra intervista a Pagano, alias Robert Squibb, qui sotto il trailer di Going Underground.