Dopo aver vinto l’Eurovision trascinandosi dietro un’infinita scia di polemiche (secondo alcuni, il loro exploit sarebbe dovuto più a ragioni politiche che strettamente musicali) la Kalush Orchestra ha pubblicato il video ufficiale di Stefania.
Un video che ha spiazzato gli spettatori a causa della sua “puntualità”: è infatti girato tra le macerie di Irpin e Bucha, città distrutte dall’offensiva dell’esercito russo e di cui si è molto parlato anche al di fuori dei confini nazionali, dopo che in aprile erano emerse prove di massacri di civili.
La band era la favorita dei bookmaker, e ha confermato i pronostici battendo Sam Ryder (Regno Unito) e Chanel (Spagna), arrivati rispettivamente al secondo e terzo posto. Mahmood e Blanco, invece, sono arrivati sesti. La vittoria è arrivata soprattuto grazie al voto del pubblico, che ha ribaltato la classifica parziale della giuria. Poco prima dell’inizio della finale è arrivato anche l’endorsement del presidente Volodymyr Zelensky, che in un video pubblicato sui social ha invitato tutti a votare per l’Ucraina.
Stefania non parla direttamente della guerra, ma è una lettera d’amore alla madre del frontman del gruppo: nel corso degli ultimi mesi, però, è diventata una sorta di inno partigiano della resistenza ucraina. La Kalush Orchestra ce l’ha raccontata in un’intervista: «Questa canzone dedicata a una madre è diventata un inno d’amore per la madrepatria».
Qui il video ufficiale: