“Hai paura del buio?”. I cittadini de L’Aquila di certo ne hanno avuta nella tragica notte del 6 aprile 2009, quando il terremoto ha sconvolto le loro esistenze. Oggi invece quella frase, titolo del più apprezzato album degli Afterhours (1997) e del loro festival itinerante, si propone di illuminare un percorso di speranza, fatto di musica, teatro e danza.
La band milanese porterà il 4 ottobre prossimo nel capoluogo abruzzese l’evento di arti varie – a ingresso rigorosamente gratuito – che ha già toccato le grandi città della cultura: Torino, Milano e Roma. Oltre agli Afterhours, si esibiranno sul palco anche Piero Pelù, Antonio Rezza, Paolo Giordano e molti altri artisti per una ventina di performance, che verranno svelate soltanto il 22 settembre.
«Il festival è nato con intenti precisi – chiarisce il cantante Manuel Agnelli -: volevamo creare una rassegna artisticamente bella, mettere a confronto varie realtà professionali e fare luce sulle lacune di questo Paese attraverso una branca della cultura. L’obiettivo finale è quello di creare una rete di persone unendo realtà già esistenti, ma purtroppo disgiunte e timorose di collaborare».
La scelta di muovere la macchina organizzativa su L’Aquila, spiega il leader degli Afterhours, è arrivata in maniera quasi naturale: «Il vero headliner del festival è la città stessa, e siamo orgogliosi di poter contribuire alla ripresa delle sue attività culturali». Pienamente d’accordo anche Emanuela Di Giovambattista, assessore alle politiche giovanili del capoluogo abruzzese: «È un’iniziativa per i giovani sostenuta dalle forze giovani della nostra città, e perciò trova pieno sostegno da parte dell’amministrazione comunale. Il terremoto ha messo in grave difficoltà anche la vita sociale delle persone e gli Afterhours hanno sempre avuto un’attenzione particolare per questo aspetto, fin da quando, nel 2012, furono i primi a suonare nella piazza semi-distrutta della città, in compagnia de Il Teatro degli Orrori».
Per poter sostenere la gratuità del festival, il Comune ha messo a disposizione le infrastrutture necessarie, mentre un reticolo di sponsor privati locali ha contribuito agli aspetti economici e tutti gli artisti si sono mossi per un rimborso spese che Agnelli definisce «ridicolo e neppure sufficiente a coprire le spese effettive di viaggio».
“Hai paura del buio?” è stato presentato all’interno della prima giornata del festival di KeepOn: network che consorzia su scala nazionale un centinaio di club impegnati nella promozione della musica italiana indipendente.