Il frontman dei Metallica James Hetfield sta davvero facendo di tutto affinché i Motörhead siano introdotti nella Rock and Roll Hall of Fame dopo che, a dicembre scorso, è scomparso il cantante e bassista Lemmy Kilmister.
«Con la morte di Lemmy, è davvero importante per me che ai Motörhead venga riconosciuto l’onore che meritano – ha detto il leader dei Metallica in un’intervista rilasciata a Teamrock.com – perché su questo pianeta non c’è niente di più rock & roll di Lemmy e i suoi Motörhead».
Nel primo Lp firmato Metallica in otto anni, il doppio album Hardwired… To Self-Destruct, compare Murder One, brano scritto in omaggio a Lemmy. Il titolo della canzone viene dal nome che Lemmy aveva dato al suo amplificatore: «Era il suo amplificatore preferito sul palco – ha detto Hetfield – amavo essere ucciso da quell’aggeggio tutte le sere. Lemmy è stato un icona, una grandissima fonte d’aspirazione per noi come band. Se non si fossero stati i Motörhead non sarebbero esistiti i Metallica».
«Vedere morire il proprio idolo, vedere il lato mortale di chi credevi immortale, è una cosa che lascia il segno – ha continuato Hetfield – ho letteralmente sentito il bisogno di rendergli omaggio per quanto ha significato nelle nostre vite».
Hetfield ha anche parlato del nuovo Lp dei Metallica in prossima uscita, scherzandoci su: «Il nuovo materiale è davvero allegro, per la maggior parte parla di fiori e unicorni; probabilmente in qualche punto anche di arcobaleni – per poi ritornare serio – tranquilli sto mentendo».
«Hardwired è probabilmente un po’ più cinico degli altri album – ha aggiunto, sottolineando come la paternità lo abbia influenzato – essere padre fa crescere la tua visione del mondo…la vita che cresce dentro e fuori di me, sai, come un gigantesco punto di domanda».