“This is the end of every song that we sing”. La si conosceva, perché i Cure l’hanno suonata decine di volte tra il 2022 e il 2023, anche quando sono venuti in Italia. Ma ora la band di Robert Smith ha finalmente pubblicato Alone.
Si tratta del primo estratto dall’album Songs of a Lost World, il primo di inediti del gruppo da 4:13 del 2008 che uscirà il 1° novembre. Dura quasi sette minuti, con Smith che inzia a cantare dopo tre minuti e mezzo, fregandosene di ogni regola importa dalle piattaforme di streaming che vogliono che il ritornelli arrivi entro il primo minuto del brano.
«È il brano che ha sbloccato il disco», racconta Robert Smith in un comunicato stampa. «Non appena abbiamo registrato quel pezzo ho capito che doveva essere la canzone d’apertura e ho sentito che l’intero disco cominciava ad essere a fuoco. Per un po’ di tempo ho cercato di trovare la giusta frase d’apertura per la giusta canzone che facesse da apripista al progetto, lavorando sul concetto di essere soli, sempre con la sensazione assillante di sapere già quale dovesse essere la frase d’apertura…».
«Appena abbiamo finito di registrare mi sono ricordato della poesia Dregs del poeta inglese Ernest Dowson (un passaggio della poesia recita “This is the end of every song man sings”, ndr) e quello è stato il momento in cui ho capito che la canzone – e l’album – erano diventati qualcosa di concreto».