Una vera e propria class action è stata intentata contro Sia dopo il suo concerto a Yaron Park, nella metropoli israeliana di Tel Aviv. Paradossalmente, a rappresentare l’accusa sono proprio alcuni fan della cantante americana, insoddisfatti per la performance, definita «impersonale» e «poco brillante».
Gli spettatori in questione devono essere rimasti piuttosto delusi dal concerto. Sia, come è noto, canta da dietro una tenda in controluce, con una vistosa frangia che copre la maggior parte del viso. Tra gli altri motivi della richiesta di risarcimento (ogni biglietto costava circa 80 euro) c’è anche la scarsa interazione della cantante col pubblico. Sembra infatti che non abbia mai salutato la folla, menzionando di essere a Tel Aviv o anche solo in Israele.
«Vogliamo sottolineare che il concerto è stato un successo» ha risposto invece il tour manager, Ilan Elkayam. «Abbiamo ricevuto centinaia di commenti da fan soddisfatti che hanno apprezzato a pieno la performance e la produzione. Inoltre, va specificato che, per quanto ne sappiamo, il reclamo non è stato rivolto alla persona di Sia.»