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I Killers hanno pubblicato un singolo con Bruce Springsteen: ‘Dustland’

Si tratta di una nuova versione di ‘A Dustland Fairytale’, uno dei brani del disco ‘Day & Age’. «Bruce mi ha aiutato a diventare un autore più autentico», dice Brandon Flowers

Foto: Michael Zorn/Invision/AP Images; Greg Allen/Invision/AP Images

I Killers e Bruce Springsteen hanno registrato insieme una nuova versione di A Dustland Fairytale, uno dei brani del disco del 2008 Day & Age.

In un’intervista via mail con Rolling Stone US, il frontman Brandon Flowers ha raccontato che il piano originale era suonarla insieme dal vivo. «Poi abbiamo deciso di registrarla in remoto, così da dare qualcosa alla gente durante la quarantena», dice. «Dustland è un brano figlio di Bruce. Quando l’abbiamo finito, nel 2008, gli ho mandato una copia e una lettera in cui esprimevo la mia gratitudine per quello che ha fatto per la mia vita».

«Scoprire e assorbire la sua musica mi ha aiutato a diventare un autore più autentico», continua Flowers. «Mi ha aiutato a vedere lo straordinario nella vita di tutti i giorni e nelle persone ordinarie. In questo caso, si tratta dei miei genitori. La loro fede e i loro dubbi, la loro ricerca della salvezza nel deserto. Suona un po’ biblico. E anche springsteeniano».

Brandon Flowers ha sempre nominato Bruce Springsteen come una delle sue influenze principali. Nel 2006, la sua band è stata criticata perché il disco Sam’s Town si ispirava un po’ troppo alla sua musica. Quando Flowers ha incontrato Springsteen per la prima volta, quelle critiche gli pesavano molto.

«Ero spaventato a morte, Sam’s Town aveva alzato un polverone», ha detto nel 2008. «Lui invece mi ha fatto rilassare, mi ha dato sicurezza. È stato molto più gentile di quanto fosse necessario. Mi ha detto che il nostro primo disco era incontestabile. Io gli ho parlato delle mie preoccupazione e, beh, lui mi ha detto che ha vissuto le stesse cose con Bob Dylan».

L’anno successivo, i Killers si sono esibiti prima di Springsteen al Pinkpop festival, in Olanda. Alla fine del set del Boss, Flowers è salito sul palco per cantare Thunder Road. «È una canzone speciale», ha detto nel 2017, «cantarla è stato uno dei momenti più alti della mia carriera e della mia vita».

Ora, dodici anni dopo quel concerto, Flowers ha finalmente avuto la possibilità di registrare un pezzo con il suo mito. «Ricevere un messaggio da Bruce significa davvero molto per me», dice. «Figuriamoci averlo in un nostro pezzo. È la nobiltà americana».

Questo articolo è stato tradotto da Rolling Stone US.

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