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I nipoti di Michael Jackson denunciano Radar Online: troppe falsità

«Facile continuare a sfruttare l'immagine di Jackson tramite questi articoli acchiappa click ignorando che nel 2005 è stato assolto. Ora basta»
Michael Jackson in uno scatto del 1993. Foto via Facebook Ufficiale

Michael Jackson in uno scatto del 1993. Foto via Facebook Ufficiale

Michael Jackson è nuovamente al centro dei tabloid americani: i nipoti Taj, Taryll e TJ hanno infatti fatto causa al magazine Radar Online per diffamazione in seguito alla pubblicazione di nuovi documenti che, secondo il tabloid, sarebbero stati trovati nel 2003 al ranch Neverland.

Lo scorso mese di giugno il magazine aveva pubblicato la notizia che i 3 nipoti di Michael, all’epoca dei fatti bambini, sarebbero stati protagonisti di alcuni scatti in biancheria intima rinvenuti a casa della popstar. Scatti utilizzati per adescare altre vittime: «Radar continua a creare profitto attaccando in modo feroce la famiglia Jackson basandosi su affermazioni di colpevolezza poi smentite totalmente» ha scritto Robert Fields, legale dei nipoti della popstar. «Fa passare come nuovi e scandalistici dei rapporti vecchi di anni e soprattutto pubblici. Cambiandone il significato».

Sempre secondo Radar Online il silenzio dei nipoti sarebbe stato comprato con dei regali, come automobili costose: «tutto falso» commentano loro tramite il legale. «È fin troppo facile continuare a sfruttare l’immagine di Jackson tramite questi articoli acchiappa click ignorando che nel 2005 è stato assolto da una giuria su ognuna delle 14 accuse nei suoi confronti. La caccia alle streghe non ha funzionato. Facilissimo fare queste accuse quando Michael non è qui per difendersi. Ora basta».

Lo scorso 5 luglio i nipoti avevano chiesto al magazine di pubblicare una smentita ma la proposta era stata rifiutata.

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