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I segreti del misterioso remix di Paul McCartney

Timo Maas racconta in un'intervista esclusiva il lavoro dietro il remix di "Nineteen Hundred and Eighty Five" di Sir Paul, uscito come una white label e immediatamente sold out
Il vinile white label della release

Il vinile white label della release

Il 30 di marzo, con nessun tipo di pubblicità o di promozione, si sono materializzati in alcuni store musicali dei misteriosi vinili, white label, con la faccina di Sir Paul McCartney sopra. E sotto una semplice scritta, Nineteen Hundred and Eighty Five. Il risultato? Ovviamente sold-out, con i dischi rivenduti su eBay per centinaia di dollari.

Per giorni nessuno ha saputo chi fosse l’autore di quelle tracce, tre remix della canzone del 1974 di McCartney con i Wings. Qualche tempo dopo, il mistero è stato svelato. Non uno ma due autori, Timo Maas e James Teej, che hanno rilavorato e trasformato Nineteen Hundred and Eighty Five in un pezzo da club. Ovviamente con l’approvazione di Macca.

Abbiamo raggiunto Timo Maas per farci raccontare com’è nato il remix (in uscita su Virgin Records il 13 di maggio) e com’è il loro rapporto con il cantautore.



Cosa vi ha spinto a scegliere questa traccia nell’infinito catalogo di McCartney?
Non ero alla ricerca di qualcosa di McCartney da remixare. Il mio amico e agente David Levy mi ha fatto sentire questa canzone circa 7 anni fa mentre eravamo impegnati in una sessione musicale molto rilassata a Ibiza… e mi ha subito affascinato. Mi erano piaciute le vibrazioni in generale, il cantato abbastanza insolito di Sir Paul. Quasi per scherzo ho chiesto a David se potesse recuperarmi le parti del pezzo, per giocarci un po’ e re-interpretarlo, nel caso mi fossero venute delle idee. E incredibilmente è riuscito a farmi avere tutte le diverse tracce del pezzo, grazie alle sue connessione. Nessuno ha chiesto a me o a noi di fare un remix, io e James l’abbiamo vissuto come un progetto divertente per allenarci sulle strutture delle canzoni a quattro mani. Non ci aspettavamo niente di più da questo… ma per questo, abbiamo messo tutta la nostra esperienza e la nostra passione, e tutti alla fine l’hanno apprezzato. Davvero, non avevo nessuna pressione o aspettativa, non l’abbiamo fatto perché piacesse alla gente, ma solo a noi e al massimo a Sir Paul.

Parlando di Sir Paul, pensi che sia stato in qualche modo un precursore della musica elettronica che ascoltiamo oggi?
In qualche modo lo è stato e lo è ancora in realtà. Più scavo nel suo catalogo, in quello dei Wings o in quello dei Beatles, più sono d’accordo con quello che dici. La modernità e la differenza nello scrivere e nel produrre rispetto agli altri, lo posizionava chilometri avanti rispetto agli altri. E i suoi progetti paralleli come The Fireman testimoniano la sua apertura mentale e la sua voglia di sperimentare.

E cosa ti ha detto di questo pezzo? Si è espresso in qualche modo?
Ovviamente si è espresso. Senza la sua approvazione regale, non avremmo mai messo niente sul mercato, visto che non puoi scherzare con i diritti musicali di uno dei più grandi artisti del pianeta. Sir Paul ha apprezzato molto la nuova interpretazione e ci ha dato il suo benestare per pubblicarla immediatamente dopo averlo sentito. Per quanto mi hanno detto i miei legali, è la prima volta che approva ufficialmente un remix su un suo pezzo… che è un onore ancora più grande per James e per me.

Timo Mass e James Teej



Ti aspettavi un successo del genere per la traccia? Un amico dj mi ha detto che potrebbe essere il “jolly” per dell’estate?
Come puoi aspettarti qualcosa di una cosa fatta senza aspettative! Ma siamo tutti molto contenti, abbiamo avuto un sacco di supporto e di affetto da parte di tutti, dall’industria, dai dj e dalle radio per il nostro lavoro… È come se fosse un sogno che è diventato realtà. Siamo tutti molto grati per questo. Essere un jolly è una buona cosa, in effetti… ma molto onestamente, avevamo molte speranze ma davvero nessuna aspettativa. Abbiamo lavorato per oltre un anno per arrivare a questo punto e c’è ancora molto da fare. È quello su cui ci concentriamo.

Questa release non ha avuto praticamente promozione. Pensi che sia stato anche questo a farla diventare virale?
Ovviamente ci sono molti fattori che fanno interessare la gente ai nuovi pezzi. Nella nostra strategia abbiamo scelto probabilmente quello più old-school e underground di tutti: abbiamo prodotto qualche centinaia di vinili, stampati a mano, senza nessuna informazione e abbiamo piazzato le copie in due importati negozi di dischi per “tastare il terreno”. Il successo delle nostre azioni è stato incredibile ed è stato inaspettato. I vinili sono andati esauriti sia da Phonica Records a Londra e su deejay.de e adesso sono in vendita su eBay per centinaia di euro, incredibile. Però, non è una cosa che consiglierei a nessun altro, siamo stati fortunati!

La cover del disco in uscita il 13 maggio su Virgin Records

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