Si è conclusa la triplice tappa milanese dei suoni distillati di Jameson. Parliamo di Jameson Distilled Sounds, la campagna musicale della storica etichetta di whiskey, che ha visto la luce a Dublino sotto la supervisione di Andersoon .Paak e che in Italia si era già fatta conoscere con il concerto all’Hacienda di Roma lo scorso dicembre starring Claudym, Bassi Maestro e Willie Peyote. La campagna, ambiziosa e audace, era stata inaugurata appunto nella capitale irlandese dalla Sounds Distillery, un evento esplosivo che, sotto la direzione artistica di Andersoon .Paak, aveva coinvolto 26 giovani talenti da tutto il mondo in diversi workshop, jam session e registrazioni. L’idea? Mescolare generi e competenze in un’unica esperienza, come note e aromi in un distillato di qualità.
Al centro dei tre appuntamenti milanesi delle scorse settimane c’è stato Mecna: oltre a essere il guest principale del concerto al Tenoha di via Vigevano dello scorso 17 marzo (che ha visto esibirsi anche Claudym e Bassi Maestro), la settimana precedente è stato protagonista, insieme al suo team di lavoro composto da Gigi Barocco – tra i più importanti sound engineer attualmente in attività in Italia – e il produttore Lvnar, di due talk in cui il pubblico ha potuto confrontarsi con gli artisti sui metodi di creazione di una canzone. Il primo di questi due incontri (il 7 marzo al Ghe Pensi Mi) si è tradotto di fatto in un’intervista allo stesso tempo molto settoriale, con diversi excursus tecnici a servizio dei numerosi aspiranti producer, artisti e fonici presenti all’evento, e divulgativa, con momenti molto leggeri e confronti su varie tematiche legate alla musica in senso più ampio: dal ruolo dell’intelligenza artificiale nella musica del presente e del futuro allo stato di salute del mercato discografico italiano.

Claudym. Foto press
In ogni caso è stata un’occasione per ascoltare tre figure che svolgono ruoli molto diversi ma complementari nelle varie fasi del processo creativo che porta alla nascita di una canzone, e una sorta di incontro propedeutico alla studio experience della mattinata successiva. L’8 marzo infatti Gigi Barocco ha aperto le porte del suo studio in zona Ripamonti a diverse decine di interessati e ha sviscerato i progetti di alcuni brani pubblicati da Mecna negli ultimi anni, mostrandone i segreti tecnici nel dettaglio e offrendo la sua esperienza decennale ai molti tecnici del suono e produttori presenti, rivelando segreti sui plug-in utilizzati, sulle tecniche per restituire una dinamica competitiva sui brani, aneddoti su esperienze surreali in studio – come quell’artista («non facciamo nomi») che ha voluto a tutti i costi inserire nella pubblicazione finale una traccia di voce registrata in un’altra stanza rispetto a dove stava microfono – e resoconti sulle dinamiche lavorative nell’ambito della grande discografia italiana. Infine, quasi come una sorta di festa di fine anno, il 17 marzo c’è stato l’attesissimo concerto di San Patrizio al Tenoha. Un’occasione scelta anche per omaggiare le origini irlandesi del brand e che ha visto appunto Mecna – oltre ai “soliti” Claudym, Bassi Maestro e Goedi & Dj Filo (che sono stati presenti anche alla data romana e che replicheranno a maggio a Napoli) – salire sul palco davanti a migliaia di fan che hanno preso d’assalto il locale. I concerti sono cominciati attorno alle 19, per cinque ore di musica fino a mezzanotte. L’altro protagonista è stato ovviamente il whiskey, con i signature drink proposti per l’occasione dai bartender di Jameson.
Ora appuntamento a maggio con l’evento live di Napoli al Basic Club per chiudere in bellezza questa esperienza che, fin dal principio, ha l’obiettivo di creare connessioni tra artisti e fan attraverso i valori del brand — autenticità, inclusività e voglia di sperimentare. Proprio per la condivisione dello stesso spirito, Rolling Stone Italia è il main media partner di Jameson Distilled Sounds Italia: l’ingresso agli eventi è gratuito e fino a esaurimento posti, con iscrizioni disponibili tramite Eventbrite. Una tappa imperdibile per gli appassionati di musica e per chi cerca un’esperienza che vada oltre il semplice concerto.

Bassi Maestro. Foto press