I Tenacious D sospendono l’attività dopo il “desiderio” di Kyle Gass: «Vorrei che la prossima volta non mancassero Trump» | Rolling Stone Italia
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I Tenacious D sospendono l’attività dopo il “desiderio” di Kyle Gass: «Vorrei che la prossima volta non mancassero Trump»

Un senatore federale australiano ha chiesto «l'espulsione» del gruppo dopo che, in uno sketch durante un concerto a Sydney, la band è sembrata appoggiare l'attentato di sabato a Donald Trump. Jack Black: «Non ritengo sia il caso di far continuare il tour»

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Kyle Glass (a sinistra) e Jack Black (a destra) dei Tenacious D in concerto a Charlotte, North Carolina, nel 2023

Foto: Jeff Hahne via Getty

«Vorrei che la prossima volta non mancassero Trump»: questo il “desiderio” di compleanno espresso da Kyle Gass dei Tenacious D dal palco del loro concerto a Sydney, Australia, questo 14 luglio. Lo show avveniva immediatamente dopo l’attentato all’ex Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in Pennsylvania, e quello che ha innescato la frase di Gass è stata la domanda del compagno di band Jack Black: essendo il compleanno di Gass, Black gli ha cantato Tanti auguri a te, per poi chiedergli di esprimere un desiderio.

Dapprima, il commento ha apparentemente generato ilarità tra la folla. Ma, una volta raggiunti i social media, la situazione si è complicata, e ha attirato, tra gli altri, l’attenzione del senatore federale australiano Ralph Babet, che ha redatto una lettera per chiedere «l’espulsione» dei Tenacious D dallo Stato: «I Tenacious D dovrebbero essere immediatamente allontanati dal paese dopo essersi augurati l’assassino di Donald Trump al loro concerto di Sydney. Condanno fermamente la chiamata alla violenza politica che il gruppo ha effettuato. Ispirare o desiderare l’assassinio di un Presidente è disgustoso, malevolo, cattivo, e inaccettabile in qualsiasi forma e modalità. Non si è trattato di uno scherzo: Gass era estremamente serio mentre augurava la morte a Donald Trump».

La lettera continua: «Ogni azione che non comporterà l’espulsione dei Tenacious D è una validazione della sparatoria e dell’attentato a Donald J. Trump, 45esimo e presto 47esimo Presidente degli Stati Uniti. L’Australia ha già, sbagliando, imprigionato e espulso Novak Djokovic perché avrebbe contribuito a diminuire la fiducia della collettività verso i vaccini. Dare invece il permesso ai Tenacious D di rimanere nel paese dopo aver incitato all’uccisione di un Presidente è impensabile, e sottolinea la debolezza del nostro attuale Primo Ministro [Anthony Albanese, ndr]».

Un’ora fa, Jack Black ha pubblicato sul suo profilo Instagram un post per commentare i fatti:

 

 
 
 
 
 
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«Non sono stato in grado di leggere con chiarezza ciò che è accaduto al concerto di domenica. Non approverei mai l’incitamento all’odio e non incoraggerei mai la violenza politica in alcuna sua forma. Dopo aver riflettuto molto, non ritengo sia il caso di far continuare il tour dei Tenacious D. Inoltre, tutti i progetti creativi per il futuro sono messi in stand by. Sono grati ai fan per il loro supporto e per la comprensione».

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