In un post pubblicato sul suo profilo Instagram, John Dolmayan dei System of a Down ha detto che il Covid «sta lentamente andando via» perché «è ed è sempre stato una questione di soldi».
«Anche l’Ucraina è una questione di soldi», ha aggiunto il batterista. «Le risorse naturali portano ricchezza, stabilità e potere. Chi è nelle posizioni di potere sta giocando una partita a scacchi, a noi piace pensare di essere le pedine ma la verità è che non siamo nemmeno sulla scacchiera».
Non è la prima volta che il batterista sostiene posizioni politiche diverse dal resto della band. Nel 2020 ha detto che il movimento Black Lives Matter non era legittimo e che era solo uno strumento di propaganda del Partito Democratico. Qualche mese dopo, a gennaio di quest’anno, ha detto che molti artisti non vogliono lavorare con lui a causa del suo sostegno a Trump, una situazione che ha paragonato a «quello che è successo negli anni ’50 col maccartismo».
Secondo il cantante Serj Tankian, però, le differenze interne alla band non sono mai state un problema. Anzi, «è meglio di quelli che fanno quella che definisco “corporate music”, vanno sempre d’accordo su tutto e vogliono solo massimizzare i profitti. Se fai così sei la Pepsi. I System of a Down sono sempre stati altro. Noi siamo punk rock».