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Il discorso alla nazione di Springsteen: «Appoggio Kamala Harris, Trump disprezza Costituzione e stato di diritto»

È arrivato non inatteso ma non scontato l’endorsement di Bruce. Ed è molto sentito. «Trump è il candidato più pericoloso che abbia visto in vita mia. Dobbiamo riscoprire i valori e le storie che ci uniscono e ci rendono un grande Paese»

Foto: Danny Clinch

Non ha sorpreso nessuno, ma non era una cosa scontata: Bruce Springsteen ha detto che voterà per Kamala Harris alle elezioni presidenziali di novembre. Trump, dice, «è il candidato alla presidenza più pericoloso che abbia visto in vita mia». Harris e il candidato vice Tim Waltz hanno invece «una visione del Paese che rispetta e include tutti». Oltre ad apprezzare le idee inclusive in materia di «classe, religione, razza, idee politiche e identità sessuale», per Springsteen il ticket dem è impegnato «a far crescere l’economia in modo che i benefici arrivino a tutti, non solo ai pochi come me che stanno in cima».

L’endorsement è arrivato in un video pubblicato su Instagram che somiglia a un discorso alla nazione e un invito alla riscoperta dei valori che hanno reso grande il Paese e che sono stati calpestati da Trump. «Il suo disprezzo per la sacralità della Costituzione, della democrazia, dello stato di diritto e della pacifico trasferimento dei poteri dovrebbero essere motivi sufficienti per escluderlo a vita dalla presidenza». Si riferisce ovviamente ai fatti del 6 settembre 2021, quando una folla violenta aizzata da Trump ha preso d’assalto il Campidoglio nel tentativo di sovvertire il legittimo risultato delle elezioni e quindi l’ordinamento democratico.

Secondo Bruce, Donald Trump «non sa che cosa rappresentano questo Paese e la sua storia, né capisce che cosa significa essere americani». Anche per lui le presidenziali di quest’anno sono una delle elezioni delle più importanti nella storia degli Stati Uniti. Era dalla guerra civile che il Paese non era tanto diviso ««politicamente, spiritualmente ed emotivamente». Ma non dovrebbe essere così. «I valori e le storie che ci uniscono e che ci rendono una grande nazione meritano di essere riscoperti e raccontati una volta ancora».

«Ci vorrà del tempo. Ci vorranno duro lavoro, intelligenza, fede, donne e uomini che hanno a cuore il bene della nazione. L’America è la nazione più potente al mondo, non solo per la sua schiacciante forza militare o per il potere economico, ma per ciò che rappresenta, per ciò che significa, per quello in cui crede. Libertà, giustizia sociale, pari opportunità, il diritto di essere innamorati di chi si vuole».

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