Il girone di ritorno del Teatro degli Orrori a Milano | Rolling Stone Italia
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Il girone di ritorno del Teatro degli Orrori a Milano

Siamo stati all'Alcatraz per la seconda data milanese del tour a supporto dell'omonimo disco. Un concerto catartico

Pierpaolo Capovilla, voce del Teatro degli Orrori - Foto di Ikka Mirabelli

Pierpaolo Capovilla, voce del Teatro degli Orrori

Foto: Ikka Mirabelli

Un concerto dove poter riflettere, cantare e ballare: un concerto catartico quello deI Teatro degli Orrori di ieri sera all’Alcatraz di Milano.

Non sono più i tempi del tour di Un Mondo Nuovo, anno 2012, in cui il locale era sold-out da giorni: l’Alcatraz ieri era in forma ridotta e non era comunque pieno. Dopotutto siamo al girone di ritorno della tournée, già passata a Milano a novembre 2015. Ma nonostante questo, la band di Capovilla non si è risparmiata, dando spazio soprattutto al nuovo omonimo disco (uscito a ottobre) e partendo proprio con un quartetto come Disinteressati e Indifferenti, implacabile accusa nei confronti delle aspirazioni di una gran parte dei giovani d’oggi, La Paura, Cazzotti e Suppliche, e Benzodiazepina.

Bisogna aspettare il quinto pezzo in scaletta per ascoltare una canzone degli album precedenti: È colpa mia, da A sangue freddo, del 2009. E poi si continua, senza lasciare mai riprendere il respiro e lasciar spazio a incertezze con un muro di chitarre distorte e i nuovi elementi (che ormai nuovi non sono più tanto…) , Kole Laca (tastiere) e Marcello Batelli (chitarra elettrica) perfettamente integrati.

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Imperdibili Compagna Teresa (prima dei bis) e Maria Maddalena ma dal primo disco manca La canzone di Tom, solitamente mai tralasciata. In chiusura Vivere e morire a Treviso, che nel 2012 chiudeva Il Mondo Nuovo e per cullarci fino all’uscita e ricordarci che “la notte porta consiglio, dentro di te c’è così tanto amore da rifare il mondo intero e non si direbbe”.

Non tanta gente, si diceva, ma sempre emozionata, partecipe, pronta a difendere i propri paladini.