Il Men/Go Music Fest ha più di vent’anni e sta ancora alla grande | Rolling Stone Italia
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Il Men/Go Music Fest ha più di vent’anni e sta ancora alla grande

Siamo stati ai cinque giorni di musica, talk e proiezioni ad Arezzo, tra artisti affermati e giovani emergenti. A esibirsi Rose Villain, Dargen D’Amico, Cosmo, MACE, Mura Masa, Africa Unite, Sud Sound System, Paolo Benvegnù e tanti altri

Men/Go Music Fest 2024

Un momento di Men/Go Music Fest 2024

Foto: press

A 20 anni dalla nascita, il Men/Go Music Fest si conferma uno degli appuntamenti musicali più attesi e partecipati dell’estate italiana, con i suoi cinque giorni di eventi sparsi per la città di Arezzo e il culmine, come sempre, nel Parco il Prato. Dove, dal 9 al 13 luglio, si sono esibiti artisti tra i più in vista della scena nazionale.
 
Non è sempre stato così: in origine, “il Mengo” era il padre dell’attuale direttore artistico, Paco Mengozzi, che gestiva un chiosco nella zona dei giardini di via Alfieri. È intorno a quel Pagoda bar, questo il vero nome dell’attività commerciale, che dal 2002 iniziarono a radunarsi i giovani musicisti della città. I quali, tra un aperitivo e un gelato, pensarono bene di creare qualcosa che andasse oltre al semplice live tra amici e conoscenti.
 
Nacque così il Men/Go Music Fest, che ha accompagnato passo passo la scena indie, dalle radici underground all’evoluzione mainstream, ampliandosi poi verso qualsiasi genere e influenza. «La prima edizione è stata improvvisata, dando spazio a chi faceva parte dell’organizzazione. Poi, piano piano, siamo cresciuti e la nostra fortuna è che diversi di noi sono diventati professionisti nel settore, sia a livello tecnico che di management, con il nucleo fondante che ha sviluppato l’evento. Ma non abbiamo mai dimenticato i tanti volontari che rappresentano la base sociale del festival». Così Paco Mengozzi ci ha spiegato, in sintesi, la spina dorsale di una rassegna che quest’anno ha chiuso con oltre 45.000 spettatori presenti alle decine di appuntamenti che hanno animato le cinque giornate. 
 
Oltre al gruppo iniziale, però, quel che è rimasto è anche lo spirito delle origini. Perché al Men/Go Music Fest è possibile assistere a grandi concerti, ma anche incontrare dal vivo gli artisti e persino scambiarci quattro chiacchiere (o chiedere gli immancabili selfie) in momenti più informali denominati Mengo Cult: talk dove, da Sugar in Corso Italia, alcuni degli artisti che si sarebbero poi esibiti al Parco il Prato hanno raccontato le loro storie e hanno, naturalmente, risposto alle domande dei fan.
 
Quest’anno, per esempio, hanno sfilato Rose Villain, MACE, Dargen D’Amico e Sarafine. Un altro elemento che caratterizza questo evento è la gratuità dell’ingresso, non certo scontata in un periodo dove i biglietti dei concerti raggiungono cifre considerevoli, e che rappresenta un fattore determinante sia per la partecipazione che per mantenere l’estrema varietà del pubblico che assiste a ogni appuntamento, dai moltissimi giovani agli over 35, fino alle famiglie.
 
Un festival trasversale ma con una forte identità, aperto a chiunque ami la buona musica e anche il gusto della scoperta al di là di quello che solitamente è già in trend. Fra gli oltre 30 artisti che si sono alternati, abbiamo potuto assistere alle esibizioni di tanti emergenti o giovani che stanno già lasciando il segno come Lamante, Marta Del Grandi, Ele A, Visconti e Gaia Morelli. Al loro fianco, band storiche come Africa Unite e Sud Sound System, rapper arrivati al successo popolare come Dargen D’Amico o (anti)star del pop elettronico come Cosmo, arrivando ai cantautori come Paolo Benvegnù, che ha chiuso la kermesse da fresco vincitore della Targa Tenco per il Migliore album in assoluto.
 
E poi, come se non bastasse, arriva il Mengo Cinema (a cura di Marco Compiani): all’Arena Eden si sono svolte una serie di proiezioni esclusive e incontri, anche qui passando da El paraiso di Enrico Maria Artale con Edoardo Pesce (presenti all’incontro) a cortometraggi realizzati dagli studenti del Liceo Classico Petrarca con l’Associazione Culturale Ideatica Aps, oltre a una miriade di eventi collaterali in collaborazione con Spazio Seme.
 
Insomma, un evento dalle spalle larghe, che per cinque giorni ha trasformato Arezzo in una cittadella della musica. Non stupisce se da quel chiosco delle origini il Men/Go Music Fest, oggi tenuto insieme dall’Associazione Music!, è diventato ciò che è. Bisognerà tornare, di nuovo, per l’edizione del 2025.

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