Nel loro nuovo Wilder Mind, i Mumford metteranno da parte il solito set di elementi (banjo, chitarre acustiche, grancassa country) per dirigersi su un suono più elettronico, fornito da synth, drum machine e persino qualche mellotron.
L’indiscrezione è stata ufficializzata dal bassista Ted Dwane: “Riproporre la stessa strumentazione non faceva per noi. Abbiamo un gusto musicale che va oltre certi schemi, perciò non avevamo alcun interesse a fare un Babel 2 o una brutta copia di un nostro vecchio album”
Intanto, è già stata rivelata la copertina del disco, in uscita il 4 maggio: