«Adesso c’è la cosa più importante, il regolamento. Poi ascolteremo le canzoni delle nuove proposte e quelle dei big. Come ultima cosa c’è la squadra sul palco per la presentazione, gli ospiti e quello che ne deriva».
Nelle sue prime dichiarazioni sul festival, Carlo Conti ha raccontato i preparativi per Sanremo di cui sarà conduttore e direttore artistico nel 2025 e nel 2026. Si tratta di un ritorno: ha infatti condotto tre edizioni, dal 2015 al 2017, vincitori Il Volo, Stadio, Francesco Gabbani.
In che direzione andrà? «Cercherò di riprendere il lavoro portato avanti alla grande dalle due edizioni fatte da Claudio Baglioni e dalle cinque, alla grandissima, di Amadeus». Conti ha accettato dopo aver sentito il tifo per lui, «dall’amministratore delegato alla signora delle pulizie». Ha ricevuto molti complimenti, anche da Amadeus. «Ho ricevuto quasi più messaggi oggi rispetto a quando è nato mio figlio».
Uno dei passaggi fondamentali per il direttore artistico è la messa a punto del regolamento che detta tempi e modi non solo della gara, ma anche dello spettacolo, per non dire di quali e quante giurie decreteranno la canzone vincitrice. Conti dice che «forse sì, cambierò qualcosa, vedremo, ci sto pensando, qualche novità ci sarà».
Quando s’è diffusa la notizia, molti hanno ironizzato sul fatto che a Sanremo 2025 vedremo per cinque serate anche Pieraccioni e Panariello. Li chiamerà? «Credo di no, almeno non in presenza fissa, penso di alternare tutte le sere qualcosa di diverso».