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Il super appello del mondo della musica a Draghi: riaperture al 100% col Green Pass

La richiesta arriva da una trentina di promoter e circa 300 artisti italiani tra cui Afterhours, Vasco Rossi, Cremonini, Consoli, Cosmo, Fedez, Ferro, Jovanotti, Salmo, Zucchero. Sottoscrivono anche artisti stranieri come Guns N’Roses, Genesis, Pearl Jam. Lunedì la decisione

Riaprire le sale da concerto col 100% della capienza, senza distanziamento, ma con Green Pass e mascherine. Fissare una data certa per la ripartenza attraverso un piano da formalizzare entro il 31 ottobre 2021. È l’appello al presidente Draghi pubblicato oggi su una doppia pagina a pagamento sui principali quotidiani italiani «per sollecitare una presa di posizione chiara e risolutiva per la sopravvivenza e il rilancio del settore della musica live nel nostro Paese».

L’iniziativa è promossa dall’associazione di categoria Assomusica e da trentina di promoter, da Live Nation a DNA Concerti passando per D’Alessandro & Galli, International Music & Arts, OTR Live, Ponderosa, Vertigo, Vivo, e altri. È sostenuta da circa 300 artisti (non solo musicali) tra cui Afterhours, Claudio Baglioni, Baustelle, Jovanotti, Fedez, Tiziano Ferro, Achille Lauro, Ligabue, Vasco Rossi, Sfera Ebbasta, Zucchero.

L’appello è indirizzato a Draghi e ai ministri Franceschini (cultura), Giorgetti (sviluppo economico), Speranza (sanità), Orlando (lavoro). Ecco il testo.

«Riteniamo doverosa e giusta la posizione rigorosa finora assunta dall’Italia ma oggi, per quanto riguarda i concerti e gli spettacoli dal vivo, altri Paesi come Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Inghilterra, Israele, Lettonia, Lituania, Olanda, Stati Uniti, Svizzera, Ungheria hanno già completamente aperto e altri come Irlanda, Portogallo e Svezia hanno già fissato la data di riapertura, tornando alla situazione di normalità pre-Covid»

«Ricordiamo che da marzo 2020 il nostro settore in particolare quello dei grandi eventi, in Italia è completamente fermo. Che dal nostro comparto dipendono centinaia di migliaia di lavoratori, che hanno perso il lavoro con grande incertezza personale e delle loro famiglie».

E quindi la proposta di un protocollo condiviso sulla norme di sicurezza: ingresso ai concerti solo con Green Pass e per gli show al chiuso obbligo di mascherine e controllo delle temperature. Il tutto con capienze al 100% e data certa per la ripartenza grazie a un piano da formalizzare entro il 31 ottobre 2021. «Queste sono le condizioni essenziali affinché anche la stagione 2022 non venga irrimediabilmente compromessa».

L’iniziativa è sostenuta anche da varie altre organizzazioni, da KeepOn Live a L’Ultimo Concerto, e da 18 artisti internazionali: 5 Seconds of Summer, Bryan Adams, Aerosmith, James Blunt, Nick Cave, Depeche Mode, Genesis, Greta Van Fleet, Guns N’ Roses, Elton John, Kiss, Nick Mason, Muse, OneRepublic, Pearl Jam, Jack Savoretti, The Script, Robbie Williams.

Intanto il Corriere della Sera riporta che la decisione sulle capienze verrà presa lunedì dal Comitato Tecnico Scientifico. «Teatri, cinema e sale da concerto sono luoghi sicuri», avrebbe detto Franceschini in un incontro col CTS, «e per questo vi chiedo di valutare la possibilità di superare le misure di distanziamento interpersonale e gli attuali limiti di capienza, mantenendo l’obbligo di Green Pass e di indossare la mascherina per la durata degli spettacoli».

Le Regioni suggeriscono una riapertura graduale. «Responsabilmente si potrebbe portare all’80% l’occupazione delle sale con l’obiettivo di un ritorno alla normalità a partire dal mese di dicembre con la capienza al 100%, naturalmente valutando strada facendo le condizioni di contesto e l’andamento della curva epidemiologica», si legge in una lettera inviata al governo dal presidente del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga in accordo con la Conferenza delle Regioni.

Ecco l’appello con tutti i nomi di chi l’ha sottoscritto nelle grafiche che i cantanti stanno condividendo sui social:



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